Infine, le acque del lago di Varese hanno accolto un nuotatore con il “pedigree”! Sì, perché Luigi Giorgetti, conosciuto come il Negus, uno degli ultimi tre pescatori professionisti del lago di Varese, il 31 luglio prossimo compie 86 anni. E lui, spiega, nel lago c’è nato, come tutti i suoi antenati. Ha la freschezza della voce di un bimbo che vuole raccontare un segreto da rivelare a pochi, ma che nel contempo gli urge svelare, quando improvvisamente dice: “Sai, per tre volte, ho fatto il bagno a Cazzago!”. Ha un attimo di sosta, con quel sorriso accattivante, sguardo furbo di chi sa apprezzare la vita, poi commenta: “Una cannonata! E’ bellissimo. Temperatura ideale: 25/26 gradi”. In seguito cambia tono di voce, quasi a voler giustificare una marachella e sottolinea: “Sono nato in acqua. E’ la mia natura”. Le condizioni delle acque del lago di Varese, dunque, hanno ricevuto l’imprimatur dal più autorevole dei nuotatori. Lui, attorno alle 18,30 con la sua bicicletta tutti i giorni raggiunge la riva e al pizzo di Cazzago getta le reti. Azioni abituali per lui, ma dal 2 luglio scorso, giorno dell’inizio della balneazione, c’è stato un rito che doveva svolgere. In fondo, per lui si è trattato di entrare nell’alvo materno, non un gesto di coraggio. E’ stato un ritorno alle origini. Da solo è sceso in acqua. “Si fa fatica a camminare sui sassi”, spiega. L’acqua è abbastanza limpida e lui si è immerso. La forza delle braccia, quella che solleva quotidianamente le reti, è stata il suo motore.
Federica Lucchini