Mentre sono in corso d’opera i lavori per la realizzazione del tratto di pista ciclopedonale, a carico della Provincia, che dalla località Cascina Laghetti -dove arriva già l’esistente pista da Gavirate- ci collegherà a Besozzo, bonificando antiche strade sterrate immerse nel verde a poca distanza dal Bardello, si sta procedendo veloci per dare origine al successivo tratto di cui è stata definita la progettazione”. Il sindaco Danilo Centrella parla con entusiasmo del nuovo intervento che entra nella filosofia del suo mandato: quello di valorizzare ogni preziosità di Cocquio a favore del benessere fisico e psicologico dei cittadini. Infatti, la nuova opera attraverserà un tratto verde che a valle della frazione Torre giungerà fino alla frazione besozzese Medù. “Successivamente -interviene- si procederà col ricongiungimento al tratto esistente in Caravate. L’obiettivo è di collegare Laveno e la Valcuvia al lago di Varese. Sono orgoglioso di essere parte attiva di un progetto sportivo rivoluzionario per il nostro territorio. In questa ottica, proseguiremo con il massimo delle energie ad incrementare i percorsi di cammino permanenti anche all’interno del nostro territorio”. In tale modo si unisce l’obiettivo della cura della salute dei cittadini alla valorizzazione delle frazioni. Il percorso proposto è stata studiato accuratamente per raggiungere e ammirare a passo lento tutte le bellezze nascoste, illustrate da una brochure che verrà prossimamente distribuita. Quattro sono gli itinerari stabiliti: tutti iniziano dal parcheggio sterrato di Sant’Andrea, attiguo al centro commerciale, e tutti ritornano al medesimo punto. Ognuno assume un suo fascino, anche negli angoli più nascosti, grazie all’ausilio della guida. “E’ bello pensare che un paese si fa apprezzare anche per quello che sa restituire all’anima: una via, un segno del tempo, un ricordo carico di sentimento”, vi si legge. E così al via in direzione di Cocquio (il cui nome deriva dal latino “coccum”, piccolo dosso). Successivamente si partirà in direzione della via Vigana, verso il museo Salvini, e poi ancora verso Caldana, il Cerro e infine verso il bosco incantato con le statue lignee di Sergio Terni, su verso il forte di Orino. All’insegna della scoperta e del cogliere l’attimo. “Il nostro scopo -termina il primo cittadino- non dimentica le facili e salutari camminate, unite alla scoperta di tutte le attività di ristorazione per una gustosa pausa”.
Federica Lucchini