E’ stata affidato l’incarico per la progettazione della nuova sede del municipio che sarà adiacente all’attuale: verrà realizzato, infatti, nella ex scuola elementare di via Roma 52, frequentata dagli alunni fino al 2006, prima che fosse unificata con la “Salvini” di Sant’Andrea. “Quello di avere una nuova sede comunale è stato uno degli obiettivi della nostra amministrazione -spiega il sindaco Danilo Centrella- Come abbiamo assicurato ai cittadini, ce ne siamo occupati fin dall’inizio del nostro mandato. La promessa risale a più di vent’anni da parte delle amministrazioni comunali precedenti, ma senza mai essere realizzata, mentre è stata nostra intenzione onorare ciò che abbiamo garantito. L’attuale sede comunale era ed è ritenuta poco efficiente e poco funzionale sia per contenere gli uffici con i relativi dipendenti, sia per accogliere il pubblico. Ma non solo: il nostro obiettivo non si limitava a rinnovare il comune, ma anche a dedicare un nuovo spazio alla Polizia Locale, alla Protezione Civile (che ricordiamo opera con azioni di primaria importanza nel nostro territorio, ma non è fornita di una sede adeguata alle funzioni che svolge) e alle associazioni cocquiesi. Tra le ipotesi al nostro vaglio -continua il primo cittadino- avevano preso campo due possibilità: creare una nuova sede in località Sant’Andrea (sul cosiddetto “pratone” nei pressi del cimitero comunale), o ristrutturare la sede esistente di via Roma includendo anche l’edificio a fianco, ossia l’ex scuola primaria in disuso”. Si rese quindi necessario un progetto preliminare (studio di fattibilità, obbligatorio per legge) che permettesse di valutare costi e fattibilità, e le cifre che furono presentate nel 2018 lasciarono decisamente perplessi gli amministratori: gli importi si aggiravano attorno ai 4 milioni di euro per una eventuale nuova sede, e a 2,6 milioni di euro per la ristrutturazione di quella esistente e del secondo edificio attiguo. “Scegliere una di queste due soluzioni -interviene il vicesindaco Sara Fastame- avrebbe comportato impegnare ingenti risorse economiche a discapito di altri lavori pubblici indispensabili al benessere dei nostri cittadini (ristrutturazione scuole, asfaltature strade, illuminazione pubblica, aree cimiteriali, parco pubblico) e accendere un mutuo troppo oneroso che avrebbe gravato per tanti anni su un comune di piccole dimensioni come il nostro”. “Da qui -continua Centrella a nome di tutta l’amministrazione- è scaturita la necessità di rinunciare a uno sfarzoso nuovo edificio e di richiedere un ulteriore progetto preliminare, incaricando un nuovo studio di architettura, che ci ha fornito indicazioni più sostenibili per le finaze pubbliche, ma anche più funzionali per la ristrutturazione dell’edificio esistente e dell’ex scuola: se è vero che i progetti preliminari hanno un costo (definito “sperpero” da alcuni consiglieri di minoranza) è altrettanto vero che essi sono strumenti indispensabili per indirizzare al meglio le risorse e pianificare con cognizione di causa i lavori”. Quindi, al via entro gennaio l’opera di un geologo per le valutazioni strutturali dell’ex scuola, seguita dalla progettazione dei lavori.
Federica Lucchinii