“Taca Luisin…! Vai con la Mazurca di Migliavacca…!”
Il Masimin leva in alto la bacchetta, poi l’abbassa repentinamente… zum pa pa zum, zum pa pa zum… poi via
con i valzer, le polke, le mazurche.
“Dai Masimin, faccene ancora una delle tue, magari un bel lento…”
“Ve ne faccio uno, care le mie belle sposotte, che vi faccio squaiare tutte come la neve al sole! “
Le pagine di questo libro sono come un repertorio musicale: le storie di paese, con i personaggi e le battute in
dialetto come sono le polke e le mazurche, briose, effervescenti e piene di movimento; i prologhi e i commenti,
con le considerazioni sul passato e sul presente, sono i “lenti”, tranquilli e pacati come si richiede nei momenti
di riflessione.