– Venerdì 29 luglio, mentre Deborah Iori, la mamma di Sangiano affetta da una rara malattia genetica – malattia ambientale al 4° stadio con mitocondriopatia non curabile in Italia – partirà per Dallas diretta alla clinica Enviromental Health Center, il miglior centro al mondo per la sua patologia, a Leggiuno reciteranno per lei. E’ uno dei tanti episodi dove la generosità si manifesta a piene mani nei suoi confronti. Infatti, la compagnia gli “Scurubià de Caravà” alle ore 21 metterà in scena presso il teatro oratorio di Leggiuno la commedia dialettale “La fabbrica del tubo”.
Tutto l’incasso sarà interamente devoluto per Deborah. E’ un mondo sommerso quello che opera per lei. E’ sufficiente che parta un’iniziativa e gli inviti si diffondono capillarmente con una risposta immediata. Questo viaggio con partenza da Malpensa, accompagnata dalla mamma, non richiede un aereo speciale a differenza del primo effettuato con un velivolo decontaminato appositamente per lei, considerata la particolarità della malattia: avverrà con un aereo di linea, “in una fascia oraria a basso costo”, specifica la stessa Deborah. A Dallas l’attenderà il dottor William Rea che l’anno scorso le ha salvato la vita. Tornerà il 31 agosto. Sia il volo, sia la degenza presso la clinica, sia le cure negli USA e in Italia sono state interamente coperte dalla generosità di chi si è sentito coinvolto nella sua vicenda. Varranno per sei mesi, poi di nuovo il ritorno in America. Così per quattro anni. “Sono incredibili lo stupore e la gioia che vedo negli occhi di chi, incontrandomi ora, e avendomi visto in carrozzella o allettata, si trova davanti una persona, ancora con la mascherina, con il deambulatore ma che sorride alla vita. E’ la meraviglia più grande sentire la vicinanza di tante persone, la maggior parte delle quali non conosco. Ma così facendo mi salvano la vita. Per non dire dei messaggi di incoraggiamento che mi vengono lasciati da chi utilizza il conto corrente (IBAN: IT05Y0503450250000000005155 Banca Popolare Credito Bergamasco, Filiale di Gavirate): “Siamo con te! Forza, non demordere! E come faccio a demordere proprio ora, dopo tanti momenti di buio, quando la vita torna a sorridermi con la mia famiglia e con chi mi dà la vita, offrendomi del suo? Il mio ringraziamento con un grande abbraccio è rivolto singolarmente ad ognuno di queste persone”.
Federica Lucchini