Che le duecento bottiglie prodotte quest’anno siano andate a ruba, è un dato scontato. Troppo atteso è quest’olio, al punto che chi ieri le distribuiva ha faticato con alcuni fedeli a darne non più di due: “Non ne abbiamo abbastanza nemmeno per noi!”, è stata l’esclamazione. L’anno scorso la produzione era stata eccezionale: 610 bottiglie, distribuite anche alla mensa della Brunella e alla suore della Riparazione di via Bernardino Luini. Le previsioni, comunque, sono molto buone: la richiesta di olive, vista la scarsità del frutto nell’uliveto di via Monte Bernasco, lanciata dal nostro quotidiano nel mese di ottobre scorso, non ha sortito un effetto immediato, visto la scarsità generale, ma molti hanno scritto agli olivicoltori dicendo che da quest’anno i loro frutti sono a loro disposizione. E’ proprio il caso di dirlo: l’olio di sant’Imerio, con il suo effetto benefico, si allarga a macchia d’olio.
Federica Lucchini