Loro, le protagoniste, cioè le cinque campane che oggi verranno issate sul campanile della chiesa della Beata Vergine Assunta di Carnisio, ieri, dopo il loro restauro, erano all’esterno dell’edificio in attesa della benedizione, mentre all’interno avveniva una cerimonia, presieduta dall’arcivescovo di Milano, Mario Delpini. Il 25 luglio 2023, per il parroco don Fabio Giovenzana, sarà una giornata da scrivere “albo lapillo” sul “Liber Chronicon” tanto è stata ricca di significati. In prima fila erano seduti gli ospiti della Fondazione “Sacra Famiglia”: assieme ai fedeli che gremivano la chiesa, hanno visto entrare la processione di sacerdoti aperta da Magdalena Tiebel-Gerdes e Carsten Gerdes, pastori della Comunità Evangelica Ecumenica di Ispra-Varese, “chiese sorelle”, come sono state definite dall’arcivescovo. “Questa occasione di guardare in alto -ha continuato il prelato- ci ricorda che le campane sono la voce fedele della chiesa, annunciano la Pasqua. Non sono solo custodi della tradizione, non parlano solo del gusto estetico: il loro suono invita ad uscire dalle nostre solitudini, a generare comunità”. Tutto ha concorso a evidenziare la solennità della cerimonia: l’altare gremito di sacerdoti, la corale che accompagnava i canti, la presenza delle autorità dal sindaco Danilo Centrella, all’assessore alla Pubblica Istruzione Raffaella Pane, dal consigliere delegato allo Sport Davide Passeri, al luogotenente della stazione dei carabinieri di Besozzo, Domenico Diglio e al comandante della polizia locale Stellario Speranza. La cerimonia è terminata con la benedizione solenne delle campane, tutte allineate, restaurate, in quanto usurate e interessate da un problema strutturale del sistema di supporto. Sebbene di dimensioni diverse, hanno tutte la stessa età: risalgono al 1949, dopo che le precedenti erano state fuse durante il tempo di guerra, ed hanno avuto origine nella Fonderia Angelo Bianchi e figli di Varese. “Tutte riportano i nomi di sacerdoti di Caldana –ha spiegato il parroco- e lo stemma pontificio”. Alcune curiosità: la grande è intonata con il Do ed è dedicata al 300 anni della parrocchia. “I tuoni metto in fuga e la folgore spezzo”, è la scritta della quarta campana, mentre sulla terza “I vivi chiamo, i defunti piango”. La seconda porta la scritta “Laudate pueri dominum” (Lodate, fanciulli, il Signore).
Federica Lucchini
Il saluto all’Arcivescovo da parte della comunità
Monsignore a nome di tutta la Comunità un saluto pieno di gratitudine e di gioia. Oggi è per noi tutti una giornata importante: Le nostre campane, restaurate , sono tornate in questa parrocchia e verranno da Lei benedette. In una Sua lettera pastorale Lei scriveva: “La situazione, per coloro che sono guidati dalla Spirito di Dio, è Occasione”. Ecco, desideriamo vivere questa situazione così: come occasione di crescita cristiana, personale e comunitaria, riflettendo sull’importanza del suono delle campane che accompagna, ritma e sottolinea tutti i momenti della vita, lieti e tristi, e ci aiuta a ricordare la nostra origine e la nostra appartenenza.
Grazie davvero, Monsignore
Foto Gianni Fidanza
Video realizzato con le foto di Gianni Fidanza
26-7-2023
Foto di Mario Broglio
Video con foto e video di Maria Grazia Luisetti