Le campane della chiesa dell’Assunta necessitano di manutenzione: quindi dovranno essere tolte dalla cella campanaria, sistemate da una ditta specializzata che si trova in Emilia Romagna e successivamente riposizionate. L’annuncio è stato dato dal parroco, don Fabio Giovenzana, durante la celebrazione della messa. L’ultimo controllo risale a 30 anni fa e nel frattempo i cuscinetti si sono consumati. E’ urgente bloccare la loro oscillazione in quanto la struttura campanaria rischia di rompersi. “L’operazione è necessaria, in quanto le campane fanno parte del patrimonio della chiesa, conservato da anni -ha spiegato il sacerdote- e per poterla effettuare abbisognano diversi soldi”. Deve infatti intervenire una gru gigantesca che raggiugerà la cella campanaria. Asporterà la campane e le depositerà su un camion che raggiungerà la ditta. Quando l’operazione di sistemazione sarà ultimata, verranno nuovamente apposte nella cella campanaria, opportunamente sistemata. Questo intervento ha fascino e solitamente richiama la curiosità dei parrocchiani a testa in su. Vedere scendere le campane lentamente, poterle ammirare con le loro scritte e le loro dediche su un piano è una scena inusuale. Poi vederle partire su un mezzo gigantesco, scortato inizialmente dalla polizia per sicurezza, fa nascere la voglia di rivederle arrivare. Lo sanno bene i parrocchiani di Gavirate e di Comerio che hanno vissuto con partecipazione questa operazione. In quel momento si ha la consapevolezza di quanto le campane non siano solo sinonimo di suono, bensì abbiano una funzione protettiva, tante sono le scritte e le dediche ai santi che vi sono incise. Su due campane di Caldana, a doppia cassa armonica in La e Sol, benedette nel luglio del 1992 da monsignor Inos Biffi del Capitolo Maggiore del Duomo di Milano, sono riportate le seguenti scritte: “Ascolta, Signore, la causa giusta. Attendi al mio grido”, “Ascolta, o Dio, la mia preghiera. Porgi l’orecchio al supplice mio grido”. Le altre campane erano state consacrate il 9 agosto 1949 dal card. Schuster e inaugurate solennemente 6 giorni dopo. Le precedenti, tra il rammarico della popolazione, come è scritto nel Liber Chronicon, furono rimosse per produrre cannoni durante la guerra. Ora, per poter effettuare l’operazione di restauro, verrà aperta una sottoscrizione a cui sono invitati anche i parrocchiani della chiesa di santa Maria della Purificazione e di Sant’Andrea uniti nella comunità pastorale della Sacra Famiglia.
Federica Lucchini