Continua l’attenzione dell’amministrazione comunale per la promozione degli orti urbani. Un’area di via Pergolesi, infatti, è stata prescelta per questa funzione, seconda a quella di via degli orti, vicino al centro storico e adiacente la scuola secondaria “Adamoli”, già attiva da alcuni anni. E’ una storia, questa, che a Besozzo ha successo e incrementa gli scambi generazionali: bene accolti sono i consigli degli anziani, soprattutto da parte di giovani che vogliono intraprendere la nuova esperienza. Si alimentano rapporti costruttivi. E’ questa, infatti, la seconda finalità del progetto, che ha ricevuto in questi giorni il contributo regionale di 3mila euro, equivalente al 50% della spesa per la nuova area. Da stimolo inizialmente è stata la sinergia del comune con Aler, di cui sono presenti le case in via Pergolesi e con gli stessi residenti. L’entusiasmo è la cifra interpretativa che contraddistingue questa nuova iniziativa. “Lo scorso anno -spiega, raccontandone l’origine, Gianluca Coghetto, assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici- come comune e altre associazioni del territorio avevamo organizzato la giornata della raccolta dei rifiuti con i volontari e proprio in questa zona abbiamo intercettato le richieste dei residenti. In accordo con Aler abbiamo proseguito la pulizia e continuato i lavori che hanno condotto al recupero dell’area, se si considera che prima era uno spazio degradato. Ora, dopo l’arrivo del contributo, inizierà l’intervento che ha come obiettivo la creazione di dieci campi. Se tutto procederà per il meglio, contiamo di poterli assegnare entro giugno, felici di avere introdotto un elemento innovativo nel paesaggio urbano e un nuovo motivo di aggregazione, accanto al Parco Inclusivo, da noi fortemente voluto. Questa scelta rappresenta un passo avanti per la nostra comunità”. Nel frattempo fervono i lavori nei venti campi di via degli orti: coloro che hanno avuto l’assegnazione del terreno in questi anni lo hanno reso produttivo, come era stato nel passato (da qui il nome della via) e lo hanno fatto divenire un centro di aggregazione.
Federica Lucchini