“Mi è stata proposta questa avventura che ho abbracciato con entusiasmo, nonostante i tempi resi ancora più ridotti dalla emergenza Covid”. L’artista comeriese Angelo Maineri parla con soddisfazione dell’opera scultorea che ha realizzato e che verrà prossimamente consegnata a Lewis Hamilton, miglior pilota classificato quest’anno sui tre circuiti italiani di Monza Imola e Mugello. E’ stata presentata in collegamento mondiale dal presidente Aci e vicepresidente Fia (Federazione italiana dell’automobile) Angelo Sticchi Damiani. La “Nike, Vittoria Alata del GP 2020” -questo è il titolo dell’opera- dunque nasce da un’idea dell’artista nel suo laboratorio di Comerio. Luogo privilegiato per lui, dove la sua innata passione, la continua ricerca, all’insegna dell’umiltà si possono pienamente manifestare. “E’ stata realizzata su suggerimento di Giuseppe Redaelli, presidente dell’Autodromo di Monza -spiega- che insieme alla passione per le auto storiche coltiva quella dell’arte e in particolare quella della scultura. Sullo sfondo dell’iniziativa c’è la figura di Damiani. La volontà univoca era quella di abbandonare lo schema tradizionale della “coppa” e dei trofei più recenti orientandosi a sottolineare l’aspetto dell’Italia che produce arte. Sono felice che Redaelli, noto industriale e filantropo varesino, abbia pensato a me come artista che potesse essere anche rappresentativo del territorio italiano. Proprio i tempi e le difficoltà di lavoro createsi con la pandemia -continua- mi hanno costretto a scartare una fusione in bronzo in favore di una soluzione più veloce e che alla fine si è rivelata un plus. E’ nata così una scultura in acciaio lucido che prende corpo da una base di sezione triangolare dove ciascuna delle facce scandite da bande del Tricolore, è inciso il tracciato dei circuiti di Monza, Imola e Mugello con le relative date delle corse”. Da qui si sviluppa in uno slancio dinamico, volto a rendere l’idea della velocità, una serie di triangoli in transizione che finiscono col dare forma ad una unica ala che simbolicamente ricorda quella della Nike, ma che visivamente si percepisce come un solo elemento che trionfa sui triangolo sottostanti. Insomma 1 su 3, come il campione ha totalizzato il miglior punteggio su tre gare. L’opera è alta, non a caso, 103 cm. La scelta dell’acciaio è un diretto rimando al contesto di tecnologia avanzate entro il quale si nìmuove la Formula 1. “Devo un riconoscimento al grafico Enrique Rivello, con il quale abbiamo lavorato in grande sintonia”, conclude. Nel suo atelier di via Piave Maineri vede il campanile della chiesetta romanica di san Celso: un luogo per lui privilegiato, frequentato da Daniel Spoerri, uno dei maggiori maestri dell’arte contemporanea nel ready made, che conosce da anni Comerio. Per sei anni Maineri è stato il direttore artistico del parco di scultura contemporanea del Monte Amiata, creato da Spoerri, contenente 113 opere dei maggiori scultori internazionali. Continuando a far parte del consiglio di amministrazione nel frattempo sta lavorando ad un monumento di una collezione privata a Ginevra e partecipa all’adeguamento liturgico di una cattedrale italiana.
Federica Lucchini