Per “drizà” (migliorare) i poverissimi bilanci familiari, dal 1700 fino agli anni 40 del secolo scorso, in molte famiglie gaviratesi, si sviluppò una importantissima attività che vedeva tra maggio e giugno il coinvolgimento famigliare: l’allevamento del baco da seta, il cui prodotto veniva venduto alle filande. Il lavoro consisteva nel raccogliere tutti i giorni grandi quantità di foglie di “murun” (gelso) alimento indispensabile per la crescita del “cavalè” (baco). Sui “Tavur” (graticci, in una delle foto uno utilizzato dalla mia famiglia) si distribuivano le foglie fino a quando, raggiunta la maturità, il baco (dopo aver “dormito per la IV volta” , cioè la quarta muta) si avvolgeva nel suo stesso filo ( “se preparen ad andà in dul bosc” andare nel bosco cosi definivano questa fase) . Queste galette (bozzoli) in parte servivano per la riproduzione, i più per l’industria della seta. Da Fignano fino al fiume c’erano solo piante di gelso ( nelle tavole censuarie di Maria Teresa si notano indicazioni riportanti ” seminativo con il numero dei moroni”, allora ritenuto più importante delle piante da frutta). Un quadro del maestro Brunella ritrae l’ultimo gelso ancora esistente, incredibile come oggi quella stessa pianta da me fotografata, possa resistere tra quei rovi. Interpreto la resistenza del “Murun” nel non piegarsi all’abbandono, al pari della forza che le nostre famiglie ci mettevano per non soccombere alla miseria di quegli anni. Erano orgogliosi di farcela da soli con i propri mezzi, ancorati alla dignità.
Pulizia delle foglie di gelso, pronte per essere divorate dai bachi. Venivano ulteriormente sminuzzate
se i bachi erano piccoli ( entro la prima e seconda muta)
Bachi alla quarta muta (al IV sonno) posati sui tavur (graticci) immersi nelle foglie di gelso
Quadro del maestro Brunella con un gelso in primo piano.
Eppure resiste, uno degli ultimi Murun presenti in Gavirate
Tavùr utilizzato dalla mia famiglia
Il “bosco”, bozzoli pronti ad essere portati in filanda, di questi alcuni si tenevano per recuperare le uova
delle farfalle femmine ai fini riproduttivi.