Le 350 firme, finora raccolte dai genitori dei bimbi che hanno frequentato l’asilo nido “Imparare è un gioco”, chiuso a seguito dei maltrattamenti nei loro confronti dalle forze dell’ordine, sono destinate ad aumentare, considerata la motivazione: posizionare le telecamere all’interno dei nidi frequentati dai piccoli. Già sabato, durante la sfilata terminata in oratorio, si ha avuto la dimostrazione di quanto il tema sia sentito, considerata la numerosa presenza di genitori, nonni, accompagnata da quella del consigliere regionale della Lega, Emanuele Monti, che ha voluto testimoniare l’attenzione della Regione alla richiesta.
Considerevole la presenza degli amministratori, fra cui il primo cittadino Silvana Alberio, in prima fila nel sottolineare l’aberrazione della violenza nei confronti dei piccoli, del suo vice Massimo Parola, dell’assessore ai servizi sociali, Valeria Musco, del consigliere delegato all’ecologia, Cristina Biganzoli, del capogruppo di minoranza Giovanni Lucchina. “Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato -afferma Filippo Cordaro, a nome di tutti i genitori- e le autorità per la loro vicinanza. Il calore umano che abbiamo sentito non ci ha fatto sentire soli e ci ha rafforzato nel percorso che abbiamo intrapreso. La nostra gratitudine è rivolta anche a tutte le forze dell’ordine, alla comandante della polizia locale Lorenza Algiati, al comandante dei carabinieri di Gavirate, Giacomo Indelicato, ai carabinieri di Besozzo per le indagini effettuate. La raccolta firme continua fino a domenica 27 maggio. Chi volesse portare il contributo può rivolgersi alla gelateria “Gelatando” di piazza XX settembre, adiacente la piazza del municipio”. Le firme verranno consegnate dal sindaco direttamente in Regione.
Federica Lucchini