La parola “fucina” è quella che meglio definisce la produzione poetica di Elena Danelli. Ma non sarebbe completa se accanto non venissero posti aggettivi come sorprendente e quieta. Sì, perché l’autrice con la nuova raccolta “La Corte dei Miracoli (ventidue fiammelle di cui due transiti)”, pubblicato dalla beneventana RP Libri di Rita Pacilio e presentata venerdì 20 aprile in biblioteca Abbiati con il patrocinio del Comune, ci accompagna in un percorso alla scoperta delle piccole cose, all’insegna di un’umanità profonda e accogliente.
Sa di tepore il suo prenderci per mano, il suo non nasconderci il dolore che si trasfigura in una “pietas” che ci accomuna nel silenzio della nostra piccolezza di fronte alla grandiosità dell’universo. “Sui Navigli, tra le case superstiti dei bombardamenti, nella Milano del dopoguerra, è esistito un edificio dove vivevano persone senza gambe che, campando di elemosine, si facevano trainare da carretti tirati da cani. Questo luogo -scrive Elena- si chiamava “la Corte dei Miracoli”. La realtà di un tempo trasfigurata in quella attuale: tema a cui Elena è sensibile e ce la presenta in 22 illuminazioni che comprendono due transiti interiori. Dapprima in se stessa, poi, arricchita verso il mondo per offrirci gocce raffinate di bellezza quotidiana. “Aprite questo libro come l’inizio di un viaggio senza obiettivi. Troverete la meta in ogni verso”, scrive Danilo Blaiotta nella prefazione. “La vita/ si sgretola in altro./ Lo vedo,/ lo vedo./ Ma continuo a far libri/ tra le foglie/ di un redivivo cortile”.
Federica Lucchini