Mai come in questo momento diventa importante parlare di legalità, appellarci a quel senso di responsabilità personale e collettivo che cambia in meglio la vita stessa della comunità nella quale siamo chiamati a dare il nostro contributo di appartenenza. Essere responsabili significa sapere esattamente qual è il nostro ruolo morale, politico e sociale, chi siamo e cosa dobbiamo fare, come dobbiamo comportarci per essere sintonici con le regole della nostra Costituzione, delle nostre leggi e con quelle che fanno parte del nostro budget naturale, quello che abbiamo ereditato all’atto di nascita e che è parte integrante della nostra vita. Ci sono uomini che per difendere la legalità hanno sacrificato la propria vita, altri che hanno pagato prezzi altissimi, altri ancora che mettono quotidianamente a repentaglio la propria incolumità per proteggere e salvaguardare la sicurezza dei cittadini. Una giornata bellissima quella odierna, in cui il ricordo diventa memoria storica, appartenenza educativa, responsabilità educante. Un paese si mobilita per affermare la forza trainante di una legalità che diventa via via giustizia, onestà, lealtà, rispetto, prevenzione, attenzione, capacità di discernere il bene dal male, ciò che è giusto e lecito da ciò che non lo è. La nostra è una storia di martiri che, per la difesa e la promozione della legalità, hanno immolato la propria vita, consentendoci di vivere con maggiore intensità i valori della nostra democrazia.
E’ nella cultura della legalità che la vita prende forma e si distende, è nella cultura della legalità che l’affermazione diventa missione, è nella cultura della legalità che un paese dimostra al mondo chi è, cosa rappresenta, quale messaggio è in grado di offrire soprattutto a chi è alla ricerca di democrazia e di libertà. Non possiamo non ricordare tutti coloro che sono stati i paladini della legalità, confermando il proprio impegno fino alla morte, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e tutti quei magistrati, poliziotti, finanzieri e carabinieri, giornalisti e uomini politici che hanno deposto sul campo di battaglia il loro impegno e la loro abnegazione, in difesa dello stato democratico, delle sue leggi e della sua gente. E’ una giornata importantissima quella odierna, soprattutto per i più giovani, per chi si affaccia alla vita sociale con l’idea di prenderne le difese, di organizzarla e di promuoverla, per chi continua a credere che la legalità sia la via giusta, tracciata per tutelare l’ordine democratico e la sua forza educante. In un momento difficile come questo, in cui spesso le controversie sociali, le incomunicabilità e varie forme di antagonismo rischiano di disperdere e frantumare l’energia positiva presente nella vita del nostro paese, è fortemente necessario riproporre la fedeltà legalitaria di uomini e donne che con il loro esempio hanno reso e rendono meno aspro e meno conflittuale il nostro cammino di speranza. Il modo migliore di ricordare è quello di testimoniare, di tenere alta la fiaccola della lealtà e della trasparenza, regalando cosi ai nostri giovani la possibilità di vivere e di godere l’energia positiva così fortemente presente nel nostro modo di essere e di lottare sempre in difesa delle cose belle che ci sono state consegnate da chi nella bellezza della legalità ci ha sempre creduto.
Mattarella alla partenza della Nave della Legalità
il Presidente Mattarella alla cerimonia dal titolo Insieme per non dimenticare in occasione della partenza della Nave della Legalità