La festa di sant’Antonio Abate, che si terrà nell’area adiacente la piccola chiesa prospiciente la via omonima a partire da venerdì 17 gennaio, costituirà per i fedeli l’occasione per salutare la statua del santo, posta sopra l’altare, che a breve raggiungerà la sua antica sede, nella chiesa di Caldana. Un motivo in più per partecipare alla tradizionale sagra, organizzata con tanto entusiasmo dagli Amici di sant’Antonio della contrada Portaccia, con l’ausilio della parrocchia dei santi Alessandro e Tiburzio, e con il patrocinio del comune e dell’assessorato alla cultura. La chiesa, risalente al secolo XIV, necessita di molti restauri. “L’auspicio – spiega sorridendo il parroco, don Sergio Vegetti – è che qualche fedele, di nome “Antonio”, in onore del suo santo, contribuisca in modo determinante a questi lavori. Le spese sono tante!”. E naturalmente sono bene accolte tutte le offerte, anche quelle dei fedeli che non si chiamano “Antonio”. Nel frattempo gli organizzatori stanno predisponendo tutto il necessario perché la sagra non deluda i fedeli. Ma la sagra a Besozzo è garanzia di preghiera e di divertimento e, fedele alla tradizione, ha come comparse uno stuolo di animali. Infatti nutrito è il programma. Si comincia venerdì alle ore 20,30 con la messa, accompagnata dalla corale di sant’Alessandro, per proseguire domenica con un’altra funzione religiosa solenne alle ore 10 nella chiesa prepositurale. Poi alle ore 11 entreranno in scena gli animali. E’ sempre un momento molto particolare da vivere: la strada che conduce al piccolo edificio religioso si riempie di gattini, di oche, di cani, di criceti, tutti accompagnati, in un bailamme festoso. Di fronte alla chiesa verranno tutti benedetti. Il pomeriggio sarà molto intenso. Dopo la recita del rosario e la benedizione dei fedeli nella chiesetta, ci sarà il lancio dei palloncini e l’intrattenimento a cura del duo “Inbolla”, mentre saranno esposti gli acquerelli di Sandro Borghi. Faranno bella mostra anche le vespe d’epoca a cura del “Vespa club 3 laghi” di Travedona. Alla sera gran finale con lo spettacolo pirotecnico e l’accensione del tradizionale falò in cui verranno bruciati i biglietti messi nel “pozzo dei desideri”, durante la giornata.
Federica Lucchini
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