Restauri e sorprese. La chiesa parrocchiale dei santi Vitale e Agricola è al centro di un intervento che sta portando alla luce particolari di cui non si sapeva l’esistenza. E’ di questi giorni la scoperta di tutta la fascia decorativa che corre sopra la navata centrale e della decorazione antica del Settecento, emersa nell’abside. Questo terzo e conclusivo lotto, svolto sotto l’egida della Soprintendenza alle Belle Arti, è finalizzato a far risplendere le pareti interne, la volta centrale e quelle laterali. L’interno dell’edificio è caratterizzato dalla presenza di ponteggi. Una squadra di restauratori, diretti da Angela Baila, architetto gallaratese specializzato in restauri monumentali, sta procedendo alla fase di pulitura con asportazione dei sali degli affreschi, dei dipinti a secco, delle decorazioni sbiadite o nascoste sotto strati successivi di intonaco e pittura. Ed è proprio in questa fase, che peraltro ha già fatto emergere nel mese scorso figure di santi, che è stata scoperta la bella decorazione a secco che corre lungo tutta la trabeazione e che raffigura motivi ornamentali con racemi di foglie di acanto. Interessante d’altro canto anche l’antica decorazione absidale, nascosta dalle ridipinture più recenti, che si erano stratificate sopra. Nel frattempo sono state quasi completamente recuperate le volte delle cappelle laterali di san Rocco e san Sebastiano, le cui decorazioni erano state danneggiate da infiltrazioni d’acqua. Sono state ripristinate le superfici pittoriche. I lavori, che procedono con grande cura, devono essere conclusi, entro la fine dell’anno: condizione richiesta dal finanziamento concesso dalla Regione Lombardia attraverso un bando che ammonta a 90mila euro, a cui vanno aggiunti 45mila euro, messi a disposizione dal Ministero dei e delle attività culturali e del turismo, Segretariato Regionale Lombardia. “Per sostenere le spese che nel mese di settembre la parrocchia dovrà affrontare per l’avanzamento dei lavori -chiede il parroco don Maurizio Cantù- chiediamo ai fedeli, che ne avessero già intenzione di contribuire con un’offerta, di anticiparla a settembre”. La “porta del cielo”, come viene definita questo edificio religioso per la sua splendida posizione panoramica che evoca l’infinito, merita questa attenzione.
Federica Lucchini