Quel luogo affascinante, già presente nei documenti del 1200 come luogo di isolamento e meditazione, rappresentato dalla chiesa parrocchiale dei santi Vitale e Agricola, definita per la sua posizione privilegiata “la porta del cielo”, continuerà ad essere valorizzato con l’inizio dei lavori del terzo lotto di restauro, previsto fra un mese. Lotto che concluderà il grande intervento di restauro conservativo, iniziato nel 2013. Giovedì 22 marzo, nel salone dell’oratorio la presentazione dell’intervento, introdotto dal parroco don Maurizio Cantù, ha permesso ai presenti di conoscere la prossima fase, illustrata dalla progettista, architetto Angela Baila, che inizierà il terzo lotto dei lavori. L’attenzione, nell’ambito del restauro delle superfici tinteggiate, è rivolto alla controfacciata che ha evidenziato le coloriture molto chiare originali.
Quando il lavoro verrà terminato sarà possibile posizionare la bussola, già restaurata da Antonio Paganoni, come tutti gli elementi lignei, quali i serramenti e i confessionali, di grande pregio, che inizialmente presentavano diverse forme di degrado riconducibili a marcescenze, ad attacchi dei tarli. La spesa prevista per quest’ultimo intervento è di circa 15mila euro. Ben più di rilievo sarà la cifra che riguarderà l’intero restauro delle superfici tinteggiate, che si presentano in pessime condizioni in più punti dell’edificio, a cui si aggiungono le volte decorate e gli interventi inerenti gli altari in marmo. Approfonditi studi preliminari per comprendere le cause dell’origine delle problematiche riscontrate hanno accompagnato la preparazione degli interventi. Mettere in luce la bellezza degli elementi visivi riguarda la parte finale dell’intero restauro in quanti prima sono stati necessari lavori di consolidamento dell’edificio, della sacrestia e della relativa loro copertura, non senza dimenticare il restauro conservativo delle facciate esterne. Il primo lotto di 308 mila euro è stato interamente coperto dai finanziamenti della Cei, della fondazione Lambriana e dalla Regione, grazie agli studi approfonditi che hanno interessato diversi campi e hanno visto l’utilizzo di tecniche informatiche innovative. Interessante è stato anche il secondo lotto di intervento che, a seguito di lavori di esplorazione del pavimento, finalizzati alla realizzazione di un nuovo impianto elettrico, acustico e di riscaldamento, hanno fatto emergere resti archeologici. Sono stati eseguiti sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia ed hanno documentato la presenza di otto fasi di ampliamento dell’edificio. Al termine di questo intervento, a seguito anche della sistemazione dello spazio liturgico, il pavimento è apparso in tutta la sua bellezza. Quindi la chiesa di Oltrona non parla attraverso solo i documenti, ma anche attraverso la materia, evidenziando dei particolari di pregio. Ora rimane il restauro delle parti pittoriche e decorative. Durante la serata, gli intervento dei parrocchiani presenti, dal momento che grande è il desiderio di vedere la loro chiesa nella sua totale bellezza, è stato volto ai costi. Solo per la pulitura e il consolidamento della parte pittorica e decorativa della volta la cifra si aggira attorno ai 120mila euro, a cui va aggiunto la parte restante da pagare per il secondo lotto. L’invito del parroco ai presenti è stato quello di contribuire. La serata si è conclusa con la volontà da parte di alcuni parrocchiani di coinvolgere la popolazione con l’individuazione di alcune proposte che andranno studiate.
Federica Lucchini