Una vita senza amore è un corpo senza calore, un’entità astratta, un indefinito che non si compie, non si realizza. Ogni persona è l’immagine di una verità avvolta nel mistero, di cui nessuno è in grado di intuire l’inizio e la fine. Ogni esser umano è frutto di un atto d’amore di cui è difficile, se non impossibile, comprendere la grandezza. C’è chi afferma che bisogna amare molto per essere amati, chi invece riduce l’amore a forme di necessità o di maledizione, chi si prostra alla verità di un amore senza slancio espansivo, creato a propria immagine e somiglianza, per trovare scampo in un respiro più ampio. L’amore è slancio fruitore, motore rigenerante, ma in molti casi lo si materializza al punto di ridurlo a gomma di scorta o a ricarica esistenziale. E’ voce silente che conquista e rianima, fonte di approvvigionamento di emozioni e sentimenti, di prove legate a vincoli e affetti. Senza amore la vita si indurisce e non cresce, desertifica e si comprime fino a scoppiare. Spesso bisogna un pò morire per imparare a vivere e per imparare ad amare.
Chi ama muore sempre un pochino per donare una parte di sé all’altro. E’ nella reciprocità che l’amore si compie e si realizza, è nel riconoscersi bisognosi che impariamo a donare e a ricevere, è nella forza rigenerante dell’amore che impariamo a parlare con noi stessi, con la nostra coscienza e con quella del nostro prossimo. E’ nella sua forza persuasiva che il mondo si affaccia al suo aspetto originario, quello voluto dal miracolo della creazione. L’amore in molti casi deve lottare, sostenere l’urto dell’odio, dell’indifferenza e della cattiveria. Più alto è il profilo umano del contraente e più deve trasparire la forza riavvolgente dell’amore. Si tratta di un contagio che comporta spesso negazione di sé, accettazione di un prezzo, necessità di piegarsi alla volontà di un bene comune. Chi ama conosce le vie dell’amore. Lo vede, lo sente, lo avvolge e lo riavvolge, sa che dentro quell’impeto originario c’è l’energia dell’universo o forse la volontà di un Dio innamorato di un genere umano a tratti invadente e irriconoscente. Amare significa saper osservare da angolature diverse, senza impaurirsi o sentirsi sminuiti, ma con la certezza che le prove concorrano a fortificare e ad abbellire quel mosaico di cui conosciamo sempre troppo poco per conservarlo e amarlo come si dovrebbe. Avete mai visto il sorriso di una mamma curva sul proprio figlio che piange? Avete mai visto lo sguardo di un vecchio che vi ringrazia per la carità che gli avete dimostrato? Avete mai sentito la sconfitta di un amore che ne prepara uno più grande? Quante forme e situazioni, quante cose non imparate e ancora sconosciute ci attendono al confine con la vita, quanta strada da percorrere per fermarsi a riposare in un luogo di luce e godere la fresca bellezza dell’amore. E’ il tema ricorrente di chi fa di tutto per farlo vivere, anche quando sembra umanamente impossibile.