“Io non ho chiesto niente. I giorni sono passati così!”. Guardare il viso di suor Lina Manfredi, conosciuta come suor Amabile, che ieri (13 dicembre) ha compiuto cento anni viene in mente la parola “candore”. Ha uno sguardo di una dolcezza infinita e gli occhi che trasmettono lo stupore dei bambini di fronte ad un dono inatteso. “Continua a lodare il Signore”, dicono le consorelle della congregazione di Nostra Signora degli Apostoli. “Il Signore mi ha dato sempre cose belle!”, afferma. Poi improvvisamente: “La mia congregazione porta un gran bel nome!”. Parla a ruota libera, ricordando la sua infanzia a Travedona: “Eravamo poveri, ma sereni. Ho vissuto la vita di cortile che era ricca di affetti con le mie sorelle e i miei fratelli e il Signore, fin d’allora, mi ha dato una salute che non mi ha mai creato problemi”. E quello che sorprende è la sua memoria. Ha raccontato nel dettaglio ad una consorella il suo primo viaggio in Africa, in missione a Ho in Ghana e la sua descrizione è stata arricchita dal suo diario, scritto in francese nel 1945 con una grafia molto ordinata. Era tale il desiderio di partire che dalla Casa Madre di Lione cantava. “Il buon profumo dell’Africa comincia a sentirsi”. E il viaggio ha avuto momenti particolari, su un bastimento scortato dagli inglesi, su un treno alimentato a legna “e non posso descrivere le scintille che ci cadevano addosso da ogni parte lasciando numerosi buchi sui nostri abiti di lana!”. Poi addirittura in una grande cesta, dove si era accomodata con le altre consorelle, sollevata in aria per salire sul bastimento, senza sfidare le onde dell’oceano. La sua vita in Africa è cominciata imparando subito l’inglese in un internato per ragazze. “Stare con queste giovani era la mia gioia. Ricordo che nei primi giorni ho aiutato a confezionare le bandiere del Paese che festeggiava l’indipendenza ottenuta da poco”. Ieri, invece, a Bardello nel convento la festeggiata è stata lei, circondata dal tanto affetto delle consorelle e dei familiari. Fra loro, don Carlo Manfredi, parroco a Laveno, decano di Besozzo e figlio di suo fratello Piero, che ha celebrato la messa.
Federica Lucchini
Un articolo di Menta e Rosmarino sulle suore di Bardello di Federica Lucchini