Dal periodico comunale “Insieme per conoscere” dicembre 2017
Le malelingue ufficiali, quelle – tanto per intenderci – che governano il pettegolezzo del paese e che hanno nel parroco il loro bersaglio preferito, non hanno mai avuto molta simpatia per Don Franco. Lo giudicano persona troppo seria, asciutta, con poca comunicativa.
Certo: Don Franco non è parroco da pacca sulle spalle, non racconta barzellette …, ma è uno che riempie la Chiesa. Uno cioè che sa far bene il suo mestiere, e non è poco. Le sue omelie sono diventate leggendarie, da registrare (e qualcuno lo fa), le sue trame sono sempre “sottili”, lasciano un segno, fanno riflettere, catturano l’interesse anche dei più distratti, anche di quelli che (come me) mostrano una certa insofferenza al fumo delle candele.
I meriti di Don Franco non si limitano a queste sue performance in quanto i risultati ottenuti in quel di Cocquio Trevisago spaziano in vari ambiti. Da buon pastore ha saputo riallineare un gregge che troppe volte si è rilevato poco docile, poi ha dovuto dedicarsi anche ad altre cure: arrivato da noi, e aperto i vari cassetti, li ha trovati vuoti. Anzi: con dentro il libretto delle cambiali.
Si è dimostrato capace anche in questo campo e in breve tempo ha saputo raddrizzare la baracca.
Nel plumbeo firmamento ecclesiastico è una stella davvero luminosa, teniamocela cara, prima che in qualche notte tempestosa, decida di cambiare costellazione.
1) Una Parrocchia come la nostra è molto impegnativa? Sono stato in quattro parrocchie e la sensazione è quella di esser stato in quattro “religioni diverse”, ciascuna con una impegnativa originalità. Qui, per esempio, ho vissuto la fatica dei paesi piccoli dove si chiede di tutto a tutti, compreso alla Parrocchia .
2) Ed essere parroco “di tre campanili” non ti mette in difficoltà? Ho sempre pensato di andare oltre i campanili, in quanto il nostro essere cattolici ci unisce per una causa più grande ed è sempre amarezza quando i campanilismi diventano presa di posizione. Si smarrisce il senso della fede.
3) Insomma, non certo una parrocchia facile. Un parroco non dovrebbe tirare “madonne”, ma al Vescovo che ti ha inviato a Cocquio Trevisago, proprio neanche una?