Uno scarico a lago. E’ il tema di una interrogazione del gruppo di minoranza consigliare “Lista Biandronno – Cassinetta Broggini sindaco” presentata nella seduta del consiglio comunale del 20 luglio scorso, che ha avuto una risposta venerdì sera durante la seduta successiva, presieduta dal primo cittadino Sandra Scorletti. “Abbiamo ricevuto la segnalazione da un cittadino, accompagnata da documentazione – spiegano i due consiglieri Graziella Broggini e Giordano Maestroni – Considerate le attuali condizioni atmosferiche risulta evidente che, non essendoci portate d’acqua che giustifichino il rilascio di liquami tramite scolmatore, esistono nel nostro territorio scarichi fognari diretti verso il lago”. L’interrogazione, che non dimentica di sottolineare il rischio di denuncia nei confronti degli amministratori per reati ambientali, è volta a sapere il tipo di indagine che il comune intende svolgere “per identificare la regolarità e/o irregolarità degli allacciamenti fognari esistenti sul territorio”. Lo scarico, posizionato poco lontano dalla riva verso Cassinetta, consiste in blocchi di detersivo, che dopo un temporale di mesi fa sono emersi.
“Il territorio di Biandronno – è stata la risposta dell’amministrazione – è dotato di fognature per le acque nere e bianche separate, con recapito finale per le acque nere il collettore circumlacuale del lago e per le acque bianche (meteoriche) il lago. In alcune parti dell’abitato – nucleo antico e zone residenziali intensive – gli allacciamenti fognari sono misti dovuti presumibilmente ad una errata individuazione delle condotte o per mancata suddivisione delle acqua all’interno delle proprietà private. Questo comporta la presenza nelle fognature di un minimo quantitativo di acque miste. Questa situazione ha generato la necessità di realizzare, previa autorizzazione degli enti preposti, degli sfioratori per far sì che nel momento di non presenza di acqua bianca meteorica la fognatura trovi recapito non nel lago, ma nel collettore circumlacuale. Tale situazione, nota a tutte le amministrazioni comunali, ha negli anni creato un deposito di residui fognari provenienti dagli sfioratori in prossimità delle immissioni nel lago. Per far fronte a queste problematiche – pulizia in prossimità degli scarichi e verifica degli allacciamenti privati – questa amministrazione ha programmato la pulizia delle aree sfioratori E’ già stata effettuata l’analisi dei materiali ed è stato richiesto a una ditta specializzata un preventivo per la rimozione a secco del materiale analizzato risultato “rifiuto non pericoloso”. Per quanto attiene la verifica degli allacciamenti privati, si procederà con una verifica a campione da parte dell’ufficio tecnico sulla base di dichiarazioni rese dagli stessi cittadini delle situazioni fognarie all’interno delle proprietà private”.
“Siamo insoddisfatti delle risposte date, in particolare dell’assessore ai lavori pubblici Claudia Gasparotto, dopo oltre tre mesi della nostra interrogazione – evidenza Graziella Broggini – Bisognava attivarsi subito per eliminare lo scarico, facendo intervenire un professionista qualificato. In questo nostro intervento, siamo stati appoggiati dal consigliere di maggioranza Pietro Parola. In bilancio ci sono 152mila euro a disposizione per i lavori della fognatura. Non accetto che venga detto che mancano i soldi. Manca la volontà politica”.
“La nostra minoranza non è soddisfatta della risposta? – interviene la sindaca – Si vuole volutamente non ricordare che in questo paese per decenni si sono dimenticate le infrastrutture sotterranee, nel caso specifico fogne e scarico a vantaggio di megaopere fuori terra, perché danno maggior visibilità, o forse peggio, per l’incapacità di vedere oltre il proprio naso. Questa amministrazione si è fatta carico della questione “sistema fognario” tant’è vero che ha inserito in bilancio la cifra citata dal consigliere Broggini. Non appena saranno superati ostacoli di vario tipo, che si frappongono alla realizzazione delle opere, queste ultime potranno risolvere non solo il problema dell’inquinamento, ma anche quello dell’allargamento di alcune vie, in caso di piogge eccezionali. Non ci sottraiamo dunque alle nostre responsabilità – termina la Scorletti – ma ci rifiutiamo di assumerci quelle di chi è stato a lungo in cabina di regia e non ha mosso un dito”.
Federica Lucchini