Riceviamo dai giovani della lista “Cambiamo Cocquio-Trevisago”
Per la serie: alle amministrative tutti parlano di giovani ma poi nessuno li coinvolge in prima persona.
I componenti under 35 della lista “Cambiamo Cocquio-Trevisago” hanno provato a raccontare e raccontarsi coinvolgendo i loro coetanei cocquiesi. Cercando di far passare il messaggio che la questione non è l’età anagrafica ma il fatto che, se non ci si occupa direttamente del proprio paese, si è costretti a delegare. Questo è il momento di mettere insieme le forze e provare a immaginare Cocquio tra 5/ 10 anni.
Tra patatine e salatini c’è stato modo di confrontarsi sul problema degli spazi inutilizzati a Cocquio e in generale dello scarso interesse che è stato dato nel tempo alle tematiche giovanili dall’amministrazione uscente. Raccontano i candidati Berretta, Cauzzo, D’Alia, Lempi e Vitacca, non si può pensare senza amarezza al fatto che nessuno abbia mai pensato di rendere la biblioteca un luogo accogliente, inclusivo, adatto allo studio di ragazzi delle scuole o dell’ università.
Il Comune non può abdicare e lasciare totalmente ad altri lo sviluppo della socialità a Cocquio. Dare voce ai ragazzi vuol dire dar loro uno spazio vero di discussione come il Consiglio comunale dei ragazzi o la Consulta giovani: il dialogo con l’amministrazione nelle giuste sedi può davvero rappresentare la svolta nella relazione Comune-giovani.
L’impegno e la voglia ci sono, ciò che questi ragazzi chiedono è dar loro una chance il prossimo 5 giugno con il voto alla lista “Cambiamo Cocquio”.