Inciviltà. Dieci sacchi con molta plastica, bottiglie di vetro, cartocci a cui si aggiungono tante batterie di computer: è questo il raccolto che Damiano Marangoni, fondatore dell’organizzazione di tutela ambientale “Strade pulite”, con tre volontari, Roberta, Claudio, Damiano, ha effettuato il 31 dicembre scorso sulla sp1 all’altezza della rotatoria che conduce al centro commerciale, al nuovo McDonald’s, e nelle aree limitrofe di via Gerli Arioli e via dei fiori. Dopo aver terminato l’operazione, i sacchi neri, con il contrassegno della associazione, sono stati posti ai bordi delle strade, in attesa di essere portati via dal camion della nettezza urbana. Subito un operaio del Comune, inviato dal vicesindaco Massimo Parola, ha provveduto alla loro asportazione. Già pochi giorni prima i volontari avevano compiuto la stessa azione sempre sulla sp1 in territorio di Gavirate e si erano resi conto che batterie del computer erano disseminate lungo il bordo della strada: opera, questa, di qualcuno che se ne è voluto disfare, avendone a disposizione in quantità. Ma il resto è frutto degli utenti del McDonald’s che, dalla sua apertura, hanno dimostrato il loro gradimento con una frequentazione rilevante. Ma alcuni, al ritorno, preferiscono disfarsi dei rifiuti, lasciarli lungo il bordo della strada, gettandoli dai finestrini. La solita inciviltà che si ripete e che in questo caso è finita felicemente, grazie agli operatori, che, raccogliendo per educare (questo è il loro motto), ci hanno voluto augurare buon 2023.
Nel frattempo la Provincia di Varese ha approvato il progetto relativo all’appalto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti abbandonati sulle banchine stradali delle strade di sua competenza. Questo vuol dire che comincerà una opera di pulizia che manca da parecchi anni. Tale progetto, inserito nel programma biennale dei servizi e forniture per il 2022/2024, sarà diretto dall’ingegnere Damiano Bosio, quale responsabile unico del procedimento, mentre il geometra Federico Milan assumerà le vesti di direttore dell’esecuzione. La spesa prevista è di 80mila euro, derivanti dal ristorno fiscale delle imposte a carico dei lavoratori frontalieri per il 2019.
Federica Lucchini