Quando passo dalla contrada Intelo è quasi d’obbligo una sosta davanti alla bella meridiana, per omaggiarne l’autore, Lino Faccoli ben conosciuto a Cocquio Trevisago non solo per essere un appassionato di astronomia , ma anche come valente pittore e scultore senza dimenticare che ha lavorato per quasi 40 anni come infermiere al pronto soccorso dell’ospedale di Citttiglio .La meridiana e’ stata realizzata dal sig. Faccoli diversi anni fa. precisamente nel 1997 . Non si può rimanere insensibili davanti a quello che non è solo un orologio solare ma un disegno uscito da un manuale leonardesco, un concentrato di dati astronomici e dulcis in fundo non manca …il motto!
Eh si perché’ realizzare una meridiana non è affatto semplice . Bisogna conoscere i dati identificativi delle coordinate locali, bisogna trovare una parete con l’ inclinazione il più possibile corretta , la costante locale poi , giusto per facilitare le cose non manca l’equazione del tempo…un dato che sembra uscito dalla teoria della relatività’…la nostra piccola Terra non gira sempre sulla stessa velocità durante l’ orbita ( ellittica ) attorno al sole , ad esempio accelera quando si avvicina al nostro astro e decelera quando quando si allontana… solo 4 i giorni in cui il nostro pianeta compie l’ orbita a velocità costante tutti gli altri giorni va un po’ di piu’ o un po’ di meno , + o – 15 minuti . Il bello e’ che la meridiana misura il tempo reale , quello che e’ dato dalla lettura della posizione del sole in quel preciso momento e non facendo la media come fa il nostro orologio che abbiamo al polso . L’ultimo elemento costruttivo e’ lo stilo ,cioè un tondino di ferro o di ottone dal cui piede partono tutti i fusi degli orari e la la linea Meridiana che e’ la perpendicolare che indica sempre il mezzogiorno locale . Dallo stilo parte l’ ombra che proiettata sul quadrante degli orari ne permette la lettura.
Il posizionamento dello stilo e’ uno operazione che deve essere fatta con la massima cura e precisione come del resto la tracciatura delle linee degli orari che richiedono una buona padronanza del disegno e della trigonometria . Per completare l’ opera il realizzatore ha tracciato le linee degli equinozi e le due iperboli dei solstizi invernali ( 21 dicembre ) ed estivi ( 21 giugno ).Non manca la tabella dei minuti che devono essere sommati oppure tolti durante tutto l’anno .
Il motto , a discrezione totale dell ‘ autore “, ORE NON SEGNO SE NON SERENE” , in questo caso apparentemente di facile comprensione , ma dopo un po di volte cominciano ad insinuarsi i dubbi e i misteri del tempo tipici di scrittori come Buzzati , Calvino ( chi leggendolo non segna le ore ?? la meridiana o chi l ‘ ha realizzata ? e poi l’ aggettivo “ SERENE” a chi e’ riferito ? alle ore belle , felici passate in in compagnia oppure “ NON SERENE “ perche’ le ore grigie , senza l’ ausilio del sole ( e quindi non visibili sulla meridiana ) sono già per loro stessa natura “ NON SERENE ? ). Del resto anche un dotto come Agostino da Ippona diceva : se qualcuno mi chiede cosa e’ il tempo non so rispondergli
ma se non mi si pone la domanda allora lo so..
Sella Giorgio – Cocquio Trevisago