“Il viaggio in Terrasanta sull’aereo con Papa Francesco è stato profetico. Mi ha permesso di provare maggiormante quell’attrazione fortissima per quei luoghi, che sono tutto tranne che un Paradiso!”. Alessandra Buzzetti, varesina, corrispondente per il Medio Oriente in TV 2000, è tornata a casa per qualche giorno di riposo presso i genitori. Da quattro mesi, dopo aver lasciato Mediaset, in cui ha operato per anni come vaticanista, vive presso il Christian Media Center di Gerusalemme, il centro multimediale della custodia di Terrasanta. Da lì, partono i suoi servizi con interviste in diretta. L’incontro nel parco degli ulivi di via Monte Bernasco a Varese, durante il pomeriggio culturale, organizzato domenica scorsa dagli olivicoltori dell’olio di lago di sant’Imerio, è stata occasione per introdurre la sua esperienza nel luogo che ritiene più interessante del mondo, “dove confluiscono tutti i conflitti”, sottolinea. Un approfondimento si delinea ricco di curiosità, considerato il percorso professionale di questa nostra concittadina, che da ragazza ha vissuto appieno il mondo scoutistico diretto da don Giulio Greco, ha frequentato il liceo Cairoli, per poi approdare all’Università Cattolica, Facoltà Comunicazioni Sociali, dove incontrato don Luigi Giussani e ha conosciuto Aldo Grasso. “Ci vorranno anni per capire questa realtà così affascinante, costituita da mondi complessi, pieno di grigi -riprende parlando della Terrsanta- Più ci stai e meno capisci. Mi rendo conto che le storie riesco solo a sfiorarle. Bisogna darsi tempo, studio, pazienza e umiltà. Seguo tutto dalla politica all’archeologia, con la finalità di raccontare questa terra non in modo polarizzato”. Le brillano gli occhi, mentre racconta degli incontri, in questa continua scoperta. Da quando nel 2001 era stata assunta a Mediaset da Enrico Mentana nella redazione del Tg5, aveva seguito il pontificato di Giovanni Paolo II, affiancando Marina Ricci. “E’ stata una esperienza intensa, che ha lasciato il segno, seguire tutta la sua agonia”. Ha un ricordo tenerissimo del Papa, durante un incontro con i giornalisti: quel giorno, prima passarono tutti i membri della curia, i cameraman, qualche giornalista. Tutti uomini. Da ultimal lei, unica donna. “Ho vivo ancora nella memoria quel guizzo divertito, furbetto del suo sguardo, che mi riempì di gioia”. Venne per lei, nel marzo 2005 il battesimo del fuoco con la prima diretta, collegata al Gemelli. “Dopo una nottata insonne, mi trovai a dare le notizie delle gravi condizioni del Papa, tra l’altro con la presenza di un esibizionista che disturbava la trasmissione”. Alessandra ha grande stima di Papa Benedetto XVI: “Ha portato sulle spalle una grande croce. Per me rimane il più grande intellettuale vivente. Animo gioioso, mite, ironico, di un’umiltà assoluta, con una grandissima capacità di ascolto. Quando ha di fronte una persona, in quel momento questa diventa il tutto. “Il mio amico sincero, che mi dice sempre la verità”, lo definiva Giovanni Paolo II”. Di Francesco, incontrato più volte, usa l’aggettivo “fantastico”. Nell’excursus professionale di Alessandra, tante figure sono state determinanti per la sua formazione, a partire da Aldo Grasso, per il quale ha affettuato lavori di archivio alla ricerca di programmi televisivi, monsignor Gianfranco Ravasi, allora Prefetto dell’Ambrosiana, con il quale ha iniziato ad affinare il linguaggio televisivo del racconto. Fra le tante figure, Gad Lerner ha un posto a sé, per il giornalismo d’inchiesta con i suoi stimoli e la sua capacità d’ascolto.
Federica Lucchini
Video di repertorio