Un progetto ambizioso, con un costo elevato per la nostra comunità, ma sicuramente a vantaggio di tutti i nostri cittadini e di quelli del territorio: la bellezza naturalistica della strada san Bernardo è una preziosità che dobbiamo assolutamente mantenere”. Dare una nuova vita a questa antica via panoramica, conosciuta come il “Sarisciun” che dall’abitato di Caldana, passando di fronte all’omonima cappelletta, che pare risalga al primo Medioevo, sale al Cerro e sfocia naturalmente verso il Sentiero 10 del Campo dei Fiori, è un recupero culturale a cui il sindaco Danilo Centrella e la sua amministrazione hanno rivolto l’attenzione. E ieri (11 febbraio) è stata decisa la sua sistemazione durante l’incontro del primo cittadino con il presidente della Comunità Montana delle Valli del Verbano, Simone Castoldi, e con i progettisti: “Ringrazio il presidente per l’empatia, il rispetto e le capacità strategiche dimostrate nel supporto di quella che non considero soltanto una via del paese, ma un valore di tutta la comunità -prosegue il primo cittadino- Grazie alla sua completa ristrutturazione i cittadini potranno lasciare i loro mezzi nel parcheggio della frazione di Caldana e tramite questa via storica accedere al Parco. Dall’inizio del nostro mandato abbiamo valutato le sue criticità, ma purtroppo ogni nostra azione è terminata all’ingresso del Parco: abbiamo asfaltato diverse strade del comune ma per questa via non siamo riusciti ad usare il medesimo materiale per i rigidi limiti paesaggistici. Tramite un progetto di ristrutturazione serio, mediato anche dall’azione della Comunità Montana e di tutti i tecnici che sono venuti in nostro aiuto, daremo il via ai lavori il cui costo preventivato è di circa 150mila euro, di cui 70mila finanziati con i contributi del ristorno dei frontalieri del paese nella Comunità Montana”. Si tratta di una strada panoramica di circa 600 metri che si snoda in modo suggestivo in mezzo alle coltivazioni, ed è pavimentata in “sariz”, termine dialettale che si riferisce all’antico acciottolato, e in lastre di sasso. E’ molto frequentata sia da ciclisti sia dai turisti alla ricerca del contatto con la natura. “Ora versa in stato di degrado -termina Centrella- e rende la transitabilità problematica. Sarebbe stato veramente triste constatare la perdita di questo importante pezzo di storia. Ecco perché ne siamo orgogliosi”.
Federica Lucchini
Il Sarisciun sarà sistemato – L’esecuzione dei lavori prevista nell’estate 2021