Momento felice per la scuola secondaria “Enrico Fermi”: sabato 24 marzo, in occasione della giornata “Spazio scuola”, organizzata dal Coe nell’ambito del progetto PRE.Ce.DO, i ragazzi della terza B, accompagnati dalla dirigente Claudia Brocchetta e dai loro genitori, sono stati premiati a Milano nell’auditorium San Fedele quali vincitori del concorso regionale “Con i miei occhi” che vede come patrocinatori l’Unione Europea e il Ministero degli Interni. Con la finalità di operare a favore della prevenzione e della lotta alle discriminazioni e ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo in ambito scolastico e sociale, la Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) ha premiato il video “Benvenuti al Bar dei Buoni”, dove i ragazzi guidati dall’insegnante referente Lorena Massari, dopo un percorso guidato, hanno narrato in sei minuti un momento di vita all’insegna inizialmente della discriminazione e poi dell’accoglienza. Gli organizzatori hanno voluto che il premio fosse consegnat oda un regista, ospite del festival del cinema africano, che si è svolto in questa settimana al San Fedele.
“E’ stato veramente emozionante vedere il video realizzato dai nostri ragazzi proiettato sul grande schermo -ha spiegato la dirigente- E’ risultato ancora più coinvolgente ed efficace nel suo messaggio di contrasto ad ogni forma di discriminazione. I ragazzi hanno poi avuto modo di illustrare il significato del loro lavoro ed hanno ritirato il premio, consistente in un buono di 400 euro offerto dalla Casa Editrice Feltrinelli e in un buono del valore di 800 euro da utilizzare presso Mediaworld. E’ stata dunque una grande soddisfazione per la nostra scuola: compito della scuola infatti è preparare le nuove generazioni non solo sul piano culturale ma anche al rispetto dei valori di solidarietà e di accoglienza, quanto mai essenziali nella nostra società”.
La premiazione ha reso orgoglioso anche il sindaco Silvio Aimetti: l’amministrazione comunale e la scuola a Comerio collaborano in sinergia a favore del tema dell’accoglienza: “Le nuove generazioni -afferma il primo cittadino- sono pronte in modo naturale per l’accoglienza. Me ne rendo conto quando, in qualità di referente della rete dei sindaci per l’accoglienza, vado ad illustrare ai ragazzi quanto l’accoglienza possa divenire una risorsa”. In accordo con la dirigente Brocchetta, Aimetti sta predisponendo un progetto, reso possibile grazie al guadagno ottenuto dalla vendita del suo libro “Viaggio nell’inclusione – 18 dialoghi con il territorio”, in cui ha raccolto diverse testimonianze che investono diversi campi.
Federica Lucchini