“Seguiamo le fioriture, in luoghi “magici” dove alcune volte sembra sia scesa la neve: cominciamo ora sulle tracce dei bucaneve, ad Azzio lungo il corso del Viganella. Poi si proseguirà con i crocus in un giardino privato al Cerro di Caldana, quando sarà ora dei mughetti alla casa del cacciatore al pian Caddé a Gavirate sopra il laghetto della Motta d’oro, i ciclamini a Castello Cabiaglio”. Ascoltare le voci entusiaste di questi irriducibili camminatori del gruppo “Speedy Cocquio”, che dal maggio del 2012 puntualmente tutti i lunedì e i giovedì, si ritrovano a piazza del Noce a Caldana per percorrere a piedi in montagna, in luoghi erti, 8 km e più in tre ore, trasmette entusiasmo e permette di comprendere quanto passo dopo passo, “magari con la lingua fuori di bocca”, ci si possa pulire la mente e rigenerarsi nel fisico. Anche se l’età non è più tanto verde, considerato che la media è tra i 60 e gli 80 anni. La loro mascotte è la mitica Franca (la più anziana) che “tira” sempre il gruppo. Si deve all’attuale sindaco Danilo Centrella, sette anni fa assessore dell’amministrazione Ballarin, la creazione di gruppi sul territorio comunale con le finalità che gli attuali camminatori stanno apprezzando. Ne sorsero quattro, fra cui questo di Caldana che a mano a mano ha sempre più allungato il percorso, scoprendo il piacere di stare assieme, puntualmente (ad eccezione delle giornate di pioggia) anche sotto la neve o se ci sono 30°, scegliendo sentieri freschi, con la compagnia degli amici a quattro zampe, Flinck e Lio. Ognuno copre il percorso come crede e decide che posizione occupare nel gruppo: è Albertino che programma il tracciato mentre si raggiunge a piedi il Cerro. Le prime volte molti partecipanti ansimavano, ora salgono veloci. Capita che ci si sposta con l’auto e poi via a a piedi nei boschi della Rasa, del Brinzio, a Masciago Primo sul sentiero Furia, al Cuvignone, al San Clemente, a Monteviasco, al forte di Orino, il 10 agosto con le torce per ammirare le stelle cadenti. Spesso con la compagnia di altre persone di Laveno. Si sta in silenzio, si ride, si parla di diversi argomenti, mentre le racchette da trekking supportano il cammino. E ci sono gli incontri che sono particolari e curiosi: ci si può imbattere in un camminatore che dalla Germania a piedi vuole raggiungere la Sicilia, non seguendo le strade più facili, o in un rabdomante, alla ricerca di piccoli oggetti in metallo, oltre che camminatori o corridori. E poi i caprioli. E’ capitato ad Albertino di trovare le corna di cervo e quelle che, dietro il campo sportivo di Orino, definiscono sedute, cioè degli scavi realizzati dai cinghiali in un territorio argilloso. Si riempiono di acqua stagnante dove i grossi quadrupedi si bagnano e si scrollano le foglie di dosso. E’ una scuola di formazione itinerante, considerato che i camminatori si interrogano fra loro sulla denominazione degli alberi: esseri viventi che loro amano abbracciare. Poi ci sono le feste di compleanno preparate nella casa del cacciatore. L’allegria è una componente sempre presente quando si vuole pulire la mente. Camminano in media 85 volte l’anno per un percorso complessivo di 700 km. “Quest’anno -terminano- abbiamo tante idee per scoprire altri sentieri e posti nuovi da raggiungere”.
Federica Lucchini
Alcune foto
Anno 2012