Finora è tutto virtuale, ma quell’impresa simulata vuole costruire un ponte concreto tra la scuola – nello specifico l’Istituto di Studi Superiori “Edith Stein” di Gavirate – e il territorio. Protagonisti sono i ragazzi della III A del dipartimento scolastico “Sistemi Informativi Aziendali” e la IV A Turismo, l’una come destinataria del progetto, l’altra come partner tecnico. Sono stati loro che hanno presentato a Villa Borghi, durante una serata coordinata da Roberto Tridello, responsabile delle Politiche Giovanili e dello Sport del comune di Biandronno, di fronte ad una nutrita platea, assieme ai loro insegnanti, il progetto triennale, che ha un anno di vita, “Impresa Formativa Villa Borghi di Biandronno” e “Vivere il lago di Varese in bici”. Progetto che non equivale all’alternanza scuola-lavoro, bensì alla “scuola che diventa impresa”, ha affermato uno degli ideatori, prof. Bruno Perazzolo. Lo “Stein” ha colto in prima persona la sollecitazione dell’amministrazione comunale di Biandronno volta a valorizzare risorse locali di notevole pregio archeologico, artistico, naturalistico partendo dalla scuola e dall’energia dei giovani di fronte a compiti reali e sfidanti. In particolare il comune ha indicato l’esigenza di uno “scouting” per l’utilizzo di Villa Borghi. Così, dopo un’analisi del territorio, la finalità è ora quella di simulare la costituzione e la gestione di un’azienda, con sede nella villa, che si occuperà di fornire servizi nel settore turistico, con occhio particolare alle piste ciclabili. Con entusiasmo la “Innesti Sagl”, che si occupa di consulenza manageriale e di strategia basata sull’innovazione, è divenuta l’azienda tutor del progetto. Soddisfatti i sindaci presenti: Emilio Magni di Cazzago Brabbia che ha dichiarato: “Non è vero che con la cultura non si mangia. I ragazzi questa sera hanno dimostrato il contrario”. “Questa è la scuola che vogliamo – ha sottolineato Sandra Scorletti di Biandronno – Una scuola capace di rapportarsi allo specifico del suo territorio collegando la formazione al lavoro e all’impresa nel coltivare la bellezza e la capacità di prendersi cura di tutto ciò che ci è veramente caro, di tutto ciò che autenticamente possiamo definire un valore aggiunto per noi e per chi verrà dopo di noi”. Entrambi hanno ringraziato i ragazzi per la lezione che stanno dando a tutti noi.
Federica Lucchini
