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MOSTRA “FLORIANO BODINI: UN OMAGGIO”
COMUNICATO STAMPA N.4
Varese, 30 giugno 2015
Giovedì 2 luglio, alle ore 18.00 a Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese, si terrà l’incontro per la presentazione
del libro Floriano Bodini: L’ansia della ricerca di Arturo e Stefano Bodini, che ripercorre tutta la carriera artistica
di Floriano Bodini dagli esordi, negli anni Cinquanta, fino agli inizi degli anni Ottanta, quando gli viene dedicata
un’importante esposizione alla Biennale d’Arte di Venezia.
Nell’introduzione Arturo e Stefano Bodini scrivono: « […] Analizziamo in questo lavoro la sua ricerca, in cui sistematicamente
profonde il suo impegno, mettendo ogni volta in discussione il suo operare. Bodini è nella storia dell’arte,
pertanto abbiamo trattato questo periodo secondo queste metodiche a cui abbiamo unito delle testimonianze
dirette, molte delle quali sono sconosciute ai più, per offrire un canovaccio esauriente del suo percorso artistico.
Entrambi, Fratello e Nipote, abbiamo scelto di non commentare da un punto di vista estetico le sue opere per onestà
intellettuale, lasciando la parola a critici e cultori della materia, molti dei quali di grande rilievo. Con coerenza a questo
intento non ci siamo rivolti ad un professionista di chiara fama per presentare questo scritto, ma abbiamo scelto
come introduzione il saggio di un critico, Antonello Trombadori, che più di altri ci sembra abbia collocato il senso
del suo operare con estrema precisione nel contesto sia dell’arte italiana che di quella europea. […] »
Oltre agli autori interverranno alla presentazione la dott.ssa Laura Marazzi, direttrice del Museo Baroffio del Sacro
Monte di Varese, e Ubaldo Rodari, curatore della mostra allestita a Sala Veratti, che illustrerà brevemente l’opera
grafica del Maestro.
L’iniziativa, organizzata da Varese Può in collaborazione con il Comune di Varese, Assessorato alla Cultura, gode
del patrocinio del Consiglio della Regione Lombardia, della Fondazione Cariplo, del Pontificio consiglio della Cultura,
della Provincia di Varese, della Camera di Commercio di Varese e dell’Associazione aMici Museo Bodini di
Gemonio.
La pubblicazione rientra negli eventi in programma con la mostra di opere grafiche allestita presso la sala Veratti
fino al 6 settembre. Giovedì eccezionalmente la sala resterà aperta al pubblico fino alle 21.00 poichè alle ore 20.00
Ubaldo Rodari, curatore della mostra, terrà una visita guidata per tutti coloro che vorranno conoscere più a fondo
l’opera di Floriano Bodini.
Per informazioni www.mostrabod
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MOSTRA “FLORIANO BODINI: UN OMAGGIO”
COMUNICATO STAMPA N.3
Varese, 18 giugno 2015
Giovedì 2 luglio 2015 alle ore 18.00 presso Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese, verrà presentato il volume Floriano Bodini. L’ansia della ricerca, a firma di Arturo Bodini (fratello dell’artista) e di Stefano Bodini.
Il volume ripercorre le tappe fondamentali del cammino artistico di Floriano Bodini, dagli esordi negli anni Cinquanta agli inizi degli anni Ottanta, riportando particolari inediti della vita dell’artista e di alcune opere, affiancate dall’analisi di alcuni dei più importanti critici a lui contemporanei.
La pubblicazione è legata alla mostra di opere grafiche organizzata da Varese Può e allestita alla Sala Veratti (fino al 6 settembre), in occasione del decimo anniversario della scomparsa dell’artista (2 luglio 2005). La mostra si è sviluppata in collaborazione con il Comune di Varese – Assessorato alla Cultura e con il patrocinio di Fondazione Cariplo, della presidenza del Consiglio Regionale, della Provincia di Varese, del Pontificio Consiglio della Cultura, della Camera di Commercio di Varese e dell’Associazione Amici Museo Bodini di Gemonio.
Ubaldo Rodari, curatore della mostra a Sala Veratti, che interverrà alla presentazione con una breve rassegna dell’opera grafica di Bodini: «La mostra allestita recentemente a Varese vuole essere un omaggio allo scultore Floriano Bodini e in particolare alla sua produzione grafica, contrassegnata da una lunga ed attenta ricerca di quel segno che ne avrebbe poi caratterizzato l’espressione. L’allestimento vuole condurre il visitatore lungo un percorso che si dipana nell’arco di circa venticinque anni di sperimentazione e di ricerca che fa di Bodini uno degli artisti tra i più interessanti di quel periodo storico compreso tra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Ottanta. Terminato il primo periodo legato agli studi accademici che vedono una produzione grafica più attenta alle soluzioni della pittura che della scultura, Bodini inizia, partendo dal 1959 circa, una stagione di produzioni incisorie che segnalano una maggiore attenzione all’uso di un segno più vicino alle problematiche socio-esistenziali dell’immediato dopoguerra.
Abbandonata la tecnica di incisione diretta (puntasecca) l’artista si concentra sulle possibilità espressive dell’acquaforte, individuando una grammatica del segno che porterà a una accentuazione espressiva delle forme rappresentate. La successiva scoperta della tecnica litografica su pietra gli consentirà di arricchire questo complesso vocabolario formale. La linea si fa robusta, forte nei suoi spessori, decisa nel suo svolgersi che egli tornerà a trasferire verso le metà degli anni sessanta sulle lastre in acquaforte, arricchendo ulteriormente il suo alfabeto compositivo e realizzando quei fogli importanti che saranno considerati nella produzione grafica, tra i più interessanti in Europa».
Per informazioni www.mostrabodini.it