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Genitori contrariati – “C’erano i numeri per formare la classe”

 29 Novembre 2018 |  Pippo | |

Sono 73 i genitori degli alunni frequentanti la primaria “Pascoli” che sono delusi dal comportamento della dirigenza scolastica e da quello dell’amministrazione comunale. Al centro di questa loro rabbia c’è il fatto che la classe prima che -secondo loro- avrebbe potuto formarsi nel loro plesso è invece andata ad incrementare il numero degli alunni dell’altro plesso del centro paese, la “Mazzini”. A questo dato si aggiunge l’esiguità degli spazi di quest’ultima a confronto dei loro. Dunque, da una parte l’amministrazione comunale “ha accolto la richiesta della dirigenza relativamente alla predisposizione di una seconda classe prima presso la Mazzini”, dall’altra l’assessore all’urbanistica Gianluca Coghetto al nostro quotidiano così ha affermato: “In questo anno scolastico non si è formata una classe prima alla Pascoli dove gli spazi sono capienti e i pochi alunni iscritti sono confluiti in due classi alla Mazzini, situata in un edificio meno razionale, di vecchia data. Appare dunque evidente che un edificio unico, già presente (la Pascoli), risolverebbe i problemi strutturali e fonderebbe due realtà”. Ora, si chiedono i genitori, la più capiente scuola Pascoli avrebbe dunque potuto ospitare tutti gli alunni iscritti per questo anno scolastico. “Come mai è stata fatta la scelta contraria? Siamo in rivoluzione -sottolineano- Relativamente ai “pochi iscritti”, il dato oggettivo che all’inizio dell’anno poteva essere il motivo ostativo alla formazione della classe sarebbe stato risolto grazie alla “class action” condotta dai genitori degli alunni entranti insieme ai genitori di tutto il plesso, che hanno trovato altri iscritti per arrivare al numero minimo. Questo non è stato sufficiente di fronte alle pressioni della dirigenza scolastica che spingeva per il cambio di iscrizione presso la Mazzini e all’amministrazione comunale che ha portato avanti il suo progetto di adeguamento della scuola Mazzini suddividendo il già precario spazio. Perché a nulla sono serviti gli sforzi compiuti da questi genitori? -proseguono- Le ragioni dell’amministrazione comunale di non voler o poter scontentare quanti hanno voluto la formazione della seconda classe prima alla “Mazzini” (tra cui sette famiglie non residenti a Besozzo) hanno prodotto un grave malcontento e disagio alle dodici famiglie besozzesi che avevano iscritto i loro figli alla “Pascoli”. Ma allora -terminano- noi genitori della “Pascoli” abbiamo meno diritti degli altri? Perché si è scelto di privilegiare i non residenti scontentando i besozzesi? “.
Federica Lucchini

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