Sorpresa si aggiunge a sorpresa in quel viaggio all’insegna della raffinatezza che sta rivelandosi il restauro della chiesa antica di san Michele a Voltorre, promosso dalla Comunità Pastorale della Santissima Trinità, guidata da don Maurizio Cantù, con il contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto. Dapprima all’insegna di un linguaggio muto, ma efficace, lasciato dalle maestranze che hanno creato quegli stucchi così signorili e rappresentato da quel mezzo soldo risalente all’epoca di Maria Teresa d’Austria. Ritrovato adagiato sul cornicione delimitante la volta, è lì a testimoniare che dal 1777 -tale è la data riportata in rilievo- nessuno a posto mano a quelle opere. Un passaggio di consegne nel solco dell’eccellenza tra la soddisfazione dei direttori dei lavori, architetto Giorgio e Sofia Mantica, e dei restauratori Efisio Chessa e Annalisa Caffi. Ed ora, la nuova sorpresa legata al fonte battesimale, opera scultorea pregevole, collocato nell’anfratto d’ingresso, ricavato nella muratura perimetrale di sinistra della navata: in seguito, infatti al sopralluogo del prof. Andrea Spiriti, storico dell’arte, docente ordinario dell’Università dell’Insubria, accompagnato dall’architetto Roberto Nessi, funzionario di zona della competente Soprintendenza per i Beni Architettonici della Lombardia, è emersa l’ipotesi che potrebbe essere di origine trecentesca/quattrocentesca. Certamente, comunque, degna di un approfondimento storico. In pietra arenaria del tipo a parete, riporta scolpiti a rilievo i simboli dei quattro evangelisti: l’angelo per Matteo, il leone per Marco, il bue per Luca, l’aquila per Giovanni. A seguito poi del sopralluogo della dottoressa Ilaria Bruno, funzionario della Soprintendenza, tra le considerazioni salienti formulate -spiegano gli architetti Mantica- sono emerse alcune perplessità in merito ai dipinti presenti sulla volta, sollevando il dubbio che possano essere stati realizzati in una fase successiva, in virtù di una meno accurata fattura rispetto ai pregevoli stucchi”. “A questo proposito- intervengono i due restauratori- allo scopo di poter meglio datare i dipinti, sono state richieste analisi chimiche su alcuni pigmenti presenti sulla volta, nella speranza di ottenere dati scientifici a supporto delle ipotesi formulate”. In linea generale, gli interventi stanno procedendo come da programma: le opere di restauro della volta e del portone con la bussola d’ingresso (le parti lignee vedono all’opera i restauratori del laboratorio Caffi di Castiglione Olona) si concluderanno per la fine del mese di novembre, come stabilito. Proprio in questi giorni, la Comunità Pastorale sta valutando l’opportunità di proseguire i lavori con il restauro delle pareti e successivamente quello della cappella laterale dei Magi per la quale è stato ottenuto un contributo di 8mila euro dalla Fondazione Comunitaria.
Federica Lucchini