E’ stato posto un mazzo di fiori nel punto del guard rail lungo la Sp1 dove Valentina Guerra, 24 anni di Besozzo, giovedì scorso ha concluso la giovane vita incastrata nella sua Mini durante un temporale e coinvolgendo un altro mezzo che procedeva in senso opposto. Un incidente terribile, avvenuto tra la grande rotonda che conduce al centro commerciale e quella più piccola che porta a Besozzo e Cocquio Trevisago. La visione terribile dell’auto irriconoscibile per le tante persone che, riparate dalla siepe delimitante l’adiacente fonte dei Ciusitt hanno assistito alle lunghe operazioni di soccorso, è ancora impressa nella memoria. Quel punto è divenuto per chi passa motivo di meditazione e di dolore. Questo incidente si aggiunge ad altri precedenti collegati all’alta velocità e ad un traffico sostenuto in qualsiasi ora del giorno, senza dimenticare i mezzi pesanti che costituiscono un grande pericolo.
La notte in particolare lungo i rettilinei le auto sfrecciano a velocità assurde. In territorio di Gavirate ci sono punti pericolosi, legati al fatto che la strada procede rettilinea ed è invitante ad accelerare, nonostante la presenza dei divieti. A Groppello è spesso presente la polizia. Per chi provenendo da strade laterali e si vuole immettere nelle rotonde, come all’altezza di quella che conduce alla piattaforma ecologica e al centro commerciale, l’attenzione deve essere massima in quanto le auto sopraggiungono a ritmo continuo. Dietro ad una siepe sopraggiungono a velocità sostenuta, non intendendo rallentare. Per i pochi pedoni l’attraversamento costituisce motivo di paura, dovendo controllare da più parti che non arrivino auto, mancando le righe pedonali. Anche per i frequentatori della pista ciclopedonale nel tratto che corre a bordo strada mentre auto e Tir quasi li sfiorano non è motivo di tranquillità. Una situazione dunque pericolosa che necessita di deterrenti.
Federica Lucchini