– Da questa sera (5 novembre) gli otto richiedenti asilo, inviati dalla Prefettura a Gavirate, saranno ospitati nella sede a loro assegnata, l’appartamento sopra la sede della Croce Rossa Italiana Comitato Locale Medio Verbano di proprietà comunale. “E’ dunque terminata la situazione-tampone che ha caratterizzato parte della settimana scorsa, quando il Prefetto Giorgio Zanzi ci aveva assegnato in carico i giovani, sbarcati in Italia da pochi giorni e accompagnati al centro di smistamento di Bresso, da cui siamo andati a prelevarli – spiega il presidente Simone Foti – In questi giorni hanno dormito a Cittiglio e hanno svolto le loro attività a Gavirate. Ora è predisposto lo spazio che li ospiterà. Ieri, gli imbianchini – una squadra di richiedenti asilo del centro migranti di Tradate a cui si è aggiunto un nostro ospite – sono stati all’opera; questa mattina posizioneremo gli arredi molti dei quali ci sono stati donati. Vengono qui in sede privati cittadini che portano oggetti che servono. Siamo stati costretti a fermare questo flusso – peraltro molto gradito perché sottolinea il favore di molti gaviratesi – perché avremmo troppo materiale parte del quale non serve. Sono invece ben graditi lenzuoli singoli”. L’arrivo a Gavirate significa per i giovani, di età compresa tra i 18 e il 27 anni, provenienti dal Mali, dal Senegal e dalla Costa d’Avorio, la sospensione delle attività presso la struttura dell’oratorio di san Luigi, che li aveva tenuti occupati in questi giorni, con la presenza dei volontari Cri. “Ora i corsi di italiano, tenuti dai nostri volontari e le attività che predisporremo, in accordo con l’amministrazione comunale, si svolgeranno all’interno degli spazi loro assegnati. Abbiamo predisposto i moduli per la richiesta d’asilo e alla presenza di un mediatore culturale, abbiamo cercato di conoscere le loro storie. Hanno lasciato le famiglie, senza nessun punto di riferimento, in balia degli altri. Auspichiamo che presso di noi trovino serenità e, guidati, possano mettere in atto le loro competenze. Ci sono muratori, sarti. Gradita è collaborazione della Protezione Civile. Nel frattempo mettono in atto le regole che abbiamo fissato fin dall’inizio”. I pasti vengono forniti dalla Fondazione Bernacchi. Secondo l’atto di accoglienza, deliberato dalla giunta comunale, saranno impiegati in servizi comunali, utili anche alla loro integrazione.
Federica Lucchini
Da La Prealpina