– Ieri una volontaria ha tagliato i capelli agli otto richiedenti asilo, sistemati in uno spazio sopra la sede della Croce Rossa Italiana Comitato Locale Medio Verbano, messo a disposizione dal Comune. Un gesto che vuole dare il senso della dignità e del rispetto nei confronti dei nuovi arrivati. Un gesto che si assomma ai tanti altri che i volontari Cri e dei cittadini stanno compiendo per far sì che questi giovani, provenienti dal Mali, dal Senegal e dalla Costa d’Avorio acquisiscano sicurezza, dopo lo spaesamento iniziale: ora hanno un letto, un punto di riferimento, e sta iniziando quel percorso che, come ha evidenziato il presidente Simone Foti, oltre a poter far loro acquisire lo status di rifugiati, dia serenità. “L’ambientazione richiede tempo – spiega – Oggi stiamo ultimando la fase organizzativa con i dettagli dell’arredamento: sono terminate le operazioni di imbiancatura della sede, grazie alla presenza di migranti provenienti da Tradate, e di un giovane del gruppo che al suo Paese era imbianchino. La pulizia, l’ordine dell’appartamento, il bucato sono a carico degli ospiti, come pure la divisione delle porzioni del pranzo e della cena preparata dalla cucina della Fondazione Bernacchi. Le quattro ore di lezione di italiano svolte alla mattina fin dalla settimana scorsa presso l’oratorio San Luigi e ora in sede Cri cominciano a dare i loro frutti: già conoscono qualche parola della nostra lingua. Il loro livello culturale è differenziato: c’è chi non è secolarizzato e chi conosce sia il francese che l’inglese. I risultati sono quindi diversi. Il prossimo impegno sarà quello di formalizzare la loro attività lavorativa: dovranno, quindi, frequentare il corso che viene richiesto ai lavoratori socialmente utili. La presenza per la seconda volta di un mediatore proveniente dal centro di Tradate che comunica con loro ci permette a poco a poco di conoscere le loro storie. Non sappiamo ancora quale sia la loro religione: ho notato però un giovane che si è appartato pregando”. Ieri, in considerazione della bella giornata soleggiata, sono stati accompagnati al lago, per favorire la loro conoscenza del luogo che li ospita. “Saper gestire con professionalità e umanità questi incontri ci arricchisce moralmente – sottolinea il presidente a nome dei volontari che hanno già vissuto un’esperienza simile a settembre, anche se breve – Il rapporto con persone di altre culture ci permette di manifestare il meglio di noi stessi”.
Federica Lucchini