Con la sua signorilità intravista in mezzo ai sempreverdi che in parte lo coprono, il grande palazzo dei Baumann è sempre stato per i gaviratesi legato al nome della famiglia che lo ha costruito. Desta sorpresa la notizia che nel suo futuro è tracciato il destino di una casa di riposo con più di 200 posti letto. La notizia è stata data dall’imprenditore milanese Stefano Spremberg, medaglia d’oro al valore atletico da Sandro Pertini e Ambrogino d’oro per meriti sportivi, che ne è proprietario da sei anni. “Abbiamo presentato ben quattro progetti, l’ultimo è stato approvato dalla Soprintendenza. Il Comune di Gavirate lo ha accettato. E’ un investimento che offrirà lavoro alla comunità”, afferma. Dichiarazioni confermate dal vicesindaco Massimo Parola il quale spiega che è stata firmata una convenzione di massima con l’impresa di costruzioni il 9 aprile 2019. La struttura nel suo complesso comprenderà la villa antica e una parte nuova che verrà edificata all’interno del parco circostante conglobando un edificio mai abitato, visibile lungo la strada provinciale. Si tratterà, quindi, di una costruzione di notevoli dimensioni. Nella convenzione è specificato che si tratta di 7500 mq. di superficie lorda per le destinazioni principali, oltre a 1000 mq. di superficie lorda per i parcheggi al servizio di attività da insediare. L’altezza massima sarà di ml 14,50, oltre un eventuale vano di arrivo degli ascensori. “Si tratta di un progetto condiviso -riprende Spremberg- anche per quanto riguarda gli aspetti paesaggistici ed estetici. Sarà una costruzione in armonia con l’ambiente”. “Oltre agli oneri di urbanizzazione, l’intervento prevede standard qualitativi -spiega il vicesindaco- Fra questi la ristrutturazione del secondo lotto dell’edificio di proprietà comunale denominato “Ponce de Leon”, attualmente in grave degrado per un importo che non potrà eccedere di 500 mila euro, al netto di Iva. “Inoltre -si legge nella convenzione- si garantisce ai residenti accesso ai servizi di natura ambulatoriale che verranno erogati negli spazi all’interno del fabbricato C, con uno sconto pari al 15% delle tariffe normalmente applicate nella struttura agli utenti non residenti”. Fra gli standard qualitativi c’è quello di “assumere almeno il 30% del personale adibito ai servizi necessari al funzionamento della struttura (a titolo di esempio: operatore con la qualifica di Oss/Asa, cuochi, addetti alle pulizie) dando priorità ai residenti nel comune di Gavirate, se presenti candidati con i curriculum compatibili con le attività da insediare”. “Condizione imprescindibile -interviene Spremberg- sarà comunque la loro preparazione”. Il permesso di costruire convenzionato ha validità di tre anni dalla data di inizio lavori, fatte salve eventusli proroghe.
La villa è stata costruita dalla famiglia Baumann, di Zurigo, proprietaria della filanda di Gavirate, edificata nel 1879. Si trattava di un’industria con commercio di bozzoli e di filati di seta, che occupava oltre 150 persone operaie, provenienti anche da lontano. La famiglia possedeva anche le filande di Comerio, Bodio, Intra. Le sete prodotte venivano lavorate nel setificio Andreae di Besozzo, conosciuto come il fabbricone, per le dimensioni eccezionali della costruzione. Ai primi anni Sessanta del secolo scorso il palazzo Baumann prese fuoco. Si salvarono i disegni della casa e fu ricostruito nella parte distrutta esattamente come il precedente.