– “Il vetro porta in sé le peculiarità della natura umana”. E’ affascinante il colloquio con Mara Torsellini, della “Torsellini vetro”, creatrice della piramide di cristallo, al centro dell’anfiteatro naturale dei Giardini Estensi durante l’evento della Design Week. La Glass Emotion Hall con il suo palcoscenico girevole e con i suoi giochi di luce ha esaltato gli spettacoli del prestigiatore e illusionista Walter Maffei e degli artisti che si sono esibiti al suo interno nelle diverse performance, dando un tocco unico ad una manifestazione all’insegna della creatività. Tensione e soddisfazione nel far vivere la magia del vetro: è questa la sintesi di una lunga attività svolta in questi anni che ha portato la ditta, sorta negli anni Cinquanta come espressione della vetreria usuale, a creare soluzioni per migliorare la qualità della vita. “L’attività di nostro padre Galeazzo ha rappresentato l’abbozzo iniziale di un’opera di cui ora noi curiamo l’essenza”, spiega Mara dai cui occhi traspare l’emozione di esaltare la bellezza di un materiale con il quale sintonia.. “Il vetro ci appartiene fin da quando eravamo bambini, ne conosciamo l’anima ed è per noi un momento magico, accompagnato da una concentrazione continua, esternare le sue potenzialità. Della natura umana ha la fragilità, ma anche la forza, la capacità di proteggere. Sa essere riparo, calore”. Di questa materia viva sa cogliere le sfumature. Trova il piacere della condivisione in uno scritto di Alessandro Baricco tratto da “Castelli di Rabbia”: “La magia del vetro… proteggere senza imprigionare … stare in un posto e poter vedere ovunque, avere un tetto e vedere il cielo … sentirsi dentro e sentirsi fuori, contemporaneamente … un’astuzia, nient’altro che un’astuzia … se lei vuole una cosa e però ne ha paura non ha che da mettere un vetro in mezzo … tra lei e quella cosa … potrà andarle vicinissimo eppure rimarrà al sicuro … Non c’è altro … io metto pezzi di mondo sotto vetro perché quello è un modo di salvarsi … si rifugiano i desideri, lì dentro … al riparo dalla paura … una tana meravigliosa e trasparente…” Un clima così avvolgente ha un percorso che parte da lontano, dalla grinta e dal desiderio di autorealizzazione di Galeazzo Torsellini, fiorentino, che nel 1958, all’età di 21 anni, decise di aprire una piccola bottega a Gavirate in viale Verbano, dove tagliare i primi vetri per finestre, cornici, acquari. La “Vetreria Torsellini cornici” ha rappresentato il simbolo dell’evoluzione dei tempi; dagli anni del boom economico, in cui il lavoro andava di pari passo con l’edificazione delle case, agli ultimi 26 anni in cui la “Torsellini vetro” gestita dai figli ha dato il via ad una creazione sempre più raffinata e completa, in cui l’impiego creativo del vetro Glass Emotion (marchio di loro proprietà) è anima della casa.
Federica Lucchini
Da La Prealpina
Foto dal sito Torsellini