Mai la scrittrice Mura (1892-1940), di cui ieri (6 aprile) si è inaugurata la sala a lei dedicata all’interno dell’edificio dell’ex pretura, avrebbe senz’altro immaginato di essere accolta dai gaviratesi con il ritornello della canzone “Come è delizioso andar sulla carrozzella”, stimolati da un disco in vinile di Mario Chiodetti. Ritornello scritto nel romanzo postumo dell’autrice “Camelia tra le fiamme”, del quale lui ha letto un breve passo: “Un tram interprovinciale saliva dal paese, stridendo sulle rotaie: da Gavirate la strada si arrampicava dolcemente verso Comerio dominando il lago di Varese, grigio e lucente tra il sole e la nebbia, come acciaio brunito”. Tutto ha parlato di lei: dal murale, opera di Alberto Frigo, che la rappresenta con le sue opere, al sindaco Silvana Alberio, che con questa iniziativa ha coronato un suo sogno, al consigliere delegato alla cultura, Valentina Casacalenda, al presidente della Commissione Cultura Roberta Bogni, a Romano Oldrini e Cesare Sgherbini, che ne hanno tracciato l’opera e la figura, non dimenticando la sua morte tragica, avvenuta in seguito ad un incidente aereo. Ora per la città adottiva non sarà più una sconosciuta: sarà la scrittrice, tradotta in diverse lingue, a cui sarà legato un luogo comunitario dove si svolgeranno diverse iniziative.
Federica Lucchini