“Studiate di più per avere armi pacifiche!”. L’invito di Vittorio Robiati Bendaud, coordinatore della Fondazione Maimonide, ieri nell’Auditorium gremito, è stato condiviso dagli altri due relatori, don Ivano Valagussa, prevosto di Gallarate e Hamid Kartaoui, portavoce degli islamici di Gallarate. “Semi di giustizia, fiori di pace – abbracciare i conflitti e abbattere i muri” è stato il titolo dell’incontro con i ragazzi delle scuole secondarie di Gavirate, Besozzo, Brebbia, Casciago, Cittiglio, Cocquio, Comerio, Gemonio, Laveno, nell’ambito del progetto “Cittadinanza e Costituzione”. Molti i patrocini (comune di Gavirate, rappresentato dal vicesindaco Massimo Parola, Ufficio Scolastico provinciale, “Libera contro le mafie”, Lions Club Gavirate, l’Anpi), considerata l’importanza del tema interreligioso, con la presenza di rappresentanti delle tre grandi religioni monoteiste. E’ stato un percorso indirizzato verso il tema “guerra – religione”. “Nessun Dio invita alla guerra, ma la religione viene usata per fare la guerra – ha spiegato Kartaoui – per questo è basilare educare in quanto estirpa dalla nostra mentalità l’egoismo e ci arma di pace e di amore”. “Noi non possediamo Dio – è intervenuto don Valagussa – ma siamo posseduti da Dio. Per arrivare alla pace è necessario il superamento della paura, approfondendo nel dialogo la nostra religione. La scelta della fede, infatti, si realizza nel confronto. Spetta a ciascuno di noi vivere intensamente il proprio “colore”, dargli intensità, mediante il dialogo ed evitando “la globalizzazione dell’indifferenza”, come la definisce Papa Francesco”. “Le religioni con la guerra vanno d’accordo, i testi sacri, interpretati erroneamente, vengono usati per generare conflitti. Non bisogna demonizzare la paura, in quanto è un modo di conoscere, mentre la mancanza di paura è deleteria – ha spiegato Robiati Bendaud – la paura genera guerra, sì, ma anche conoscenza; è utile per leggere e capire. E per evitare la violenza bisogna sedersi e cercare di capire, rispettare l’altro, non dimenticando, innanzitutto, la pace tra le generazioni”.
La coreografia, curata dagli alunni, coordinati dalla docente Angela Lischetti, è stata rappresentata da un balletto sulle note di “Schindler List”, da letture e da un filmato sulla preghiera mondiale della pace, tenutasi ad Assisi il 27 ottobre 1986.
Federica Lucchini
Video di repertorio
Fr. Zago, OMI, and the prayer for peace in Assisi – October, 27, 1986