– Un laboratorio dove il romanzo, inteso come espressione più completa della letteratura, possa manifestarsi, e dove gli scrittori abbiano l’opportunità di aprire la loro anima: tale è il premio romanzo inedito, nell’ambito della rassegna “Guido Morselli – il genio segreto”, che ieri, nella sala capitolare del chiostro di Voltorre, ha visto la premiazione del romanzo vincitore e dei finalisti. Alla presenza dell’assessore provinciale alla cultura, Alberto Tognola, del sindaco di Gavirate, Silvana Alberio, dell’assessore Valentina Casacalenda, Silvio Raffo, ideatore e “deus ex machina” del premio, ha inizialmente delineato il significato del romanzo in Morselli, “vittima emblematica dell’ignoranza editoriale”, citando il diario “simile a un Vangelo”. Linda Terziroli parlando del libro scritto a due mani con Raffo “Guido Morselli: un gattopardo del nord”, lo ha presentato come un’antologia, un “valido viatico per la conoscenza dello scrittore”, poiché contiene gli interventi dei critici, succeduti nei sette anni delle edizioni precedenti. Non ha dimenticato di sottolineare l’importanza di una visita alla “casina rosa” di Santa Trinita, dove è possibile ritrovare “lo sguardo sul mondo” dello scrittore. Applaudito il suo intervento. La giuria del premio, presieduta dallo stesso Raffo, e composta da Valentina Fortichiari, Antonio Armano, Alberto Buscaglia, Giuseppe Cronici, Manuela Contato, Gianmarco Gaspari, ha assegnato il primo premio al romanzo di Florinda Bali, ticinese, con “Il sentiero delle dee velate”, un viaggio nel tempo, segnato da un segreto che appartiene ad una famiglia. Con un margine minimo, secondo premio a Elisabatta Rombi, insegnante sarda, con “Ritratto in ombra”, “letteratura al femminile, di una raffinatezza estrema che presenta riflessioni di grande acutezza”, ha spiegato Raffo. Francesco Malgaroli ha ottenuto il terzo premio con il romanzo “Passo”, un romanzo-verità sulla sua malattia che è divenuto una forma di catarsi, ed ha coinciso con la sua guarigione. Il quarto premio a Stefano Giani con “Oceano degli squali che camminano”, sul tema del viaggio dove il protagonista ha la necessità di rintracciare il fratello. “Viaggiare con gioia è più importante che arrivare” ha sottolineato Raffo per far comprendere la tematica del libro. Guido Miccoli ha ottenuto il quinto premio con “Caput mortuum”, romanzo, come ha spiegato Armano, in cui “la pista olfattiva libera il libro dall’atmosfera di morte”. Intensi due interventi: quello di Gabriella Licata, che ha vinto l’anno scorso con “La bella signora Scimè” (Robin editore) e di Vittorio Bovone a nome della moglie Paola Faccioli, vincitrice dell’edizione 2014.
Federica Lucchini