“Questa ristrutturazione sia l’inizio di un percorso che dia speranza”. Il sindaco Silvana Alberio e il suo vice Massimo Parola ieri nella sala di Casa Ponce de Leon, durante la presentazione del nuovo spazio di proprietà comunale messo a disposizione di cittadini in difficoltà abitativa, hanno sottolineato che l’intervento è frutto di una scelta amministrativa a fianco di chi è in difficoltà. Si tratta di un piccolo appartamento, in vicolo dei Signori, reso abitabile grazie al fondamentale supporto della Protezione Civile e alla sinergia con i richiedenti asilo, sotto la tutela della Croce Rossa Comitato Medio Verbano, e per quanto attiene l’impiantistica, con l’ufficio tecnico comunale. Nell’ultima seduta del consiglio comunale è stato approvato il regolamento per chi ne potrà usufruire, ossia per cittadini, ad esempio, che hanno avuto uno sfratto, i quali potranno occupare l’appartamento per tre mesi rinnovabili. Lo spazio non potrà, quindi, essere occupato da una medesima famiglia per lungo tempo: si tratta di una soluzione temporanea in previsione di una sistemazione stabile, lasciando, quindi, l’opportunità ad altri di utilizzarne. Attorno a questo progetto un ruolo importante sarà svolto, quindi, dai servizi sociali nella scelta dei cittadini che potranno usufruirne, in base a parametri stabiliti. Il piccolo appartamento è decorato e arredato: questo aspetto è stato reso possibile, grazie alla recente apertura del Centro di Utilizzo, all’interno di spazi comunali, dove i cittadini possono portare e prendere oggetti che possono continuare la loro vita con altri utilizzatori. La spesa dell’arredo, quindi, è stata esigua. La realizzazione della “Casa della Speranza” ha dato l’opportunità di capire come sia potuta avvenire grazie ad una concatenazione di realtà e figure “che -ha sottolineato il sindaco- entrano in un ambito più grande, quello scelto dell’amministrazione di essere al fianco e al servizio del bisogno”. “Una concatenazione all’insegna di una Gavirate città accogliente -ha spiegato Parola- che non può esulare da progetti, ad esempio, del gruppo “Rughe” che opera per una concezione più ampia di comunità accogliente, amica delle persone con demenza, che combatta lo stigma. Una Gavirate, che nell’ambito del progetto “Tutti al sicuro” sta incrementando, come comune capofila, i gruppi di controllo del vicinato nei paesi limitrofi. Progetto questo che comprende anche il compito di individuare persone che si perdono a causa della demenza. Stiamo cercando di mettere in atto un’onda positiva nella rete della comunicazione e dell’accoglienza”. L’incontro di ieri ha dato l’opportunità a Parola di tessere un elogio nei confronti del gruppo di Protezione Civile, preciso, puntuale, professionale, sempre presente nei momenti di emergenza, come quello degli ultimi incendi in montagna, e sempre presente nei servizi rivolti anche ai singoli cittadini, come accompagnare una disabile agli incontri dell’Università della Terza Età.
Federica Lucchini