In ricordo di Zanco, nel solco della sua eredità spirituale di attenzione nei confronti dei bisogni della sua gente e non dimenticando Deborah. Ha come denominatore comune l’amicizia il concerto del gruppo strumentale “Cafe&Soda Saxophone Quartet”, organizzato per sabato 14 aprile alle ore 21 presso l’auditorium. Ci sarà dietro un mondo all’insegna della solidarietà vissuta nel senso pieno della parola. Zanco – Marco Zaninelli – deceduto a 51 anni il 6 aprile dell’anno scorso in seguito ad una grave malattia, insegnante di musica, consigliere delegato alla Cultura e all’Istruzione del comune di Gavirate e in amministrazioni precedenti assessore ai Servizi Sociali. Il filo conduttore della sua vita era la disponibilità verso gli altri vissuta con quell’umiltà raffinata che solo gli animi grandi sanno esternare. “Manifestava una generosità superiore alle richieste, anzi le anticipava – aveva detto il parroco don Piero Visconti in occasione del decesso – sapeva vivere armonicamente, esternando quella capacità che sa conciliare le situazioni”.
Deborah Iori, 39 anni, mamma di Matteo e Davide, di 19 e 13 anni, affetta da una malattia rarissima, conosciuta con la sigla Mcs. Lunedì 4 maggio raggiungerà l’Enviromental health center di Dallas e si affiderà alle cure del dottor William Rea, unica possibilità di salvezza per la sua patologia. Il viaggio è stato reso possibile grazie ai tanti contributi volontari di amici, che continuano ad arrivare perché i costi della clinica privata sono elevati. Poteva mancare l’aiuto di Zanco, con il quale ha lavorato presso la Fondazione Sacra Famiglia, lei come infermiera, lui come volontario durante le lezioni di musicoterapica? Si conoscevano, erano amici. Nella serata di sabato, organizzata dagli animatori di un progetto denominato “Nell’amicizia di Zanco” l’occhio non poteva non essere rivolto anche a lei. Non sarà solo un concerto di fiati legati al Conservatorio di Como. Sarà il primo appuntamento, in un’ottica continuativa, in cui si allargherà lo sguardo sui bisogni della comunità all’insegna “dell’orizzonte infinito della musica”, per usare un’espressione di Zanco, “quella musica che unisce, educa e conforta”. “Con le risorse che sono state liberamente raccolte durante quest’anno – spiegano gli organizzatori – si è aperta la possibilità di creare una borsa di studio in collaborazione con il Conservatorio di Como”, in aggiunta all’acquisto di strumenti musicali per la banda di Gavirate in cui Zaninelli aveva suonato.
A distanza di un anno dalla sua scomparsa suonano commoventi le parole che lui ha voluto per essere ricordato: “Sono lieto e felice e questo stride, lo so, però vi assicuro che nella fede il dolore a volete può bussare, e a volte picchiare duro, ma non ha il sopravvento. All’uomo che soffre Dio non dona un ragionamento che spieghi tutto, ma ci offre la Sua presenza che ci accompagna”.
Federica Lucchini
