– Fruttuosa è stata la raccolta di generi alimentari non deperibili, organizzata ieri e sabato dalla rappresentanza provinciale dell’associazione di volontariato “Solidarietà Nazionale ” con il supporto del neocomitato civico “Caravate sicura”, a favore delle famiglie italiane indigenti, all’uscita del punto vendita Dpiù: sette carrelli a cui vanno aggiunte due donazioni di vestiario da parte di privati. L’iniziativa, denominata “#Caravate: weekend della solidarietà nazionale”, permetterà all’associazione di suddividere ciò che è stato raccolto, fra le famiglie che abitualmente segue, e l’associazione “Uniti nel futuro” di Besozzo”. “Fra noi e tale ente – aveva detto in settimana Antonella Bottarelli, referente locale dell’associazione – ci sono una sensibilità e una situazione comune: il prioritario impegno verso i nostri connazionali in difficoltà e la marcata indisponibilità degli enti ecclesiastici e pseudocaritatevoli a concederci spazi del loro vasto patrimonio immobiliare in disuso per poter svolgere le nostre attività e i nostri progetti”. “Sono felice di questo risultato – sottolinea Silvana Fandella, responsabile dei progetti sociali di “Uniti nel futuro” – Abbiamo bisogno di contributi: i nostri assistiti sono italiani e sei stranieri, qui da anni, che hanno perso il lavoro o hanno dovuto chiudere la loro piccola attività. Arrivano verso sera a ritirare il cibo. Ora chiuderà la ditta di Ispra Condenser. Ci saranno altre richieste. Abbiamo bisogno di questi contributi. La mia proposta è questa: Villa Letizia accolga venti profughi e venti famiglie italiane in difficoltà, che comprendano anche stranieri che noi seguiamo. Conoscono la lingua dei profughi. Sarebbero di aiuto. Questa è la vera integrazione”. “A questa raccolta – spiega Federico Russo, rappresentante dell’associazione “Solidarietà Nazionale” – vanno aggiunti i bauli della solidarietà raccolti in diversi punti vendita della provincia. Dall’ottimo raccolto si evince che i caravatesi e gli abitanti dei paesi limitrofi sono particolarmente attenti ai loro connazionali in difficoltà; attenzione che si scontra con le forme di pseudosolidarietà, che nascondono logiche di mercato. Ci auspichiamo che lo stesso interesse venga dimostrato domenica 7 febbraio quando il comitato civico organizzerà un corteo di protesta contro la prossima ospitalità dei 40 migranti a Villa Letizia, voluta dalla Caritas diocesana di Como. Partirà dall’uscita del punto vendita Dpiù e per le vie cittadine proseguirà in direzione di Villa Letizia con striscioni di protesta. Intanto, abbiamo raccolto porta a porta gli ultimi moduli con firme di contrarietà del progetto, che, unite a quelle della petizione in piazza, verranno poi consegnate al Prefetto, durante un incontro che richiederemo in questi giorni”.
Federica Lucchini