La giornata mondiale del risparmio è legata al nome di un importante economista italiano, Maffeo Pantaleoni, che ne ispirò la proclamazione in un discorso tenuto a Milano nel 1924, durante il I° Congresso Internazionale del Risparmio a cui parteciparono 29 Paesi provenienti da tutto il mondo. Il risparmio venne proposto come base dell’educazione economica della società, con riferimento preciso ad un utilizzo migliore e consapevole della ricchezza in termini sociali ed individuali. Da allora, il 31 ottobre, giorno di chiusura di quel Congresso, il Prof. Ravizza in accordo con tutte le delegazioni presenti dichiarò questa giornata “International Saving Day” giornata Mondiale del Risparmio.
Nel 1928 il musicista Giuseppe Petri (parole di Gino Valori) compose un Inno cantato per l’occasione, nelle scuole primarie, fino all’avvento della Repubblica Italiana (allego foto del testo distribuito ai ragazzi di quel periodo che in parte lo imparavano a memoria).
Nel 1965 il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni emise un francobollo per la “Giornata del Risparmio” con la finalità di richiamare i cittadini a questo dovere. Erano gli anni del Boom Economico, firmando montagne di cambiali il “consumatore nazionale” acquistava “la modernità”: frigoriferi, lavatrici, televisori, auto, moto/vespe e appartamenti, non sottoscrivendo così i titoli di Stato nuova forma di risparmio, necessaria in quel momento per ricostruire il Paese (Realizzazione di Strade o Autostrade, finanziamenti per l’industrializzazione anche nel Mezzogiorno, Costruzione di Scuole o Case Popolari etc.).
Interessante come sui manifesti pubblici, i diversi Governi del secolo corso, abbiano interpretato, promosso e comunicato questa ricorrenza.
Per tornare ai nostri “datati” anni, la festa veniva celebrata sia nelle scuole elementari che nelle scuole medie. Radunati tutti gli alunni, il direttore didattico consegnava ai più meritevoli premi in denaro depositati su libretti di risparmio emessi e regalati dalle Banche del luogo. Allego copia di uno di questi (tranquilli non è il mio, anche se mi sarebbe piaciuto) riportante la motivazione: “Premio Festa del Risparmio”.
Ancora più vecchia la Cassetta salvadanaio (anno 1928 – allegata in foto) regalata unitamente ad un libretto, durante la relativa ricorrenza, con lo scopo di stimolare i ragazzi di allora a risparmiare. Qualcuno ci racconta che: “oggi si sta molto meglio di allora”, in realtà quanti sono coloro che possono o riescono ancora risparmiare?