Una passeggiata tra i boschi della Val Veddasca ha destato l’interesse dell'”International clarinet society”, massimo organo per la vita clarinettistica a livello mondiale, con sede a Columbus nello stato dell’Ohio (USA). Riconoscimento prestigioso per il Cd del clarinettista Fausto Saredi, intitolato “The bass clarinet … over the clouds”, fra i cui brani è inserito “Promenade” (Between the paths of Val Veddasca), del compositore Dario Bortolato: “Aver legato un brano alla mia valle d’origine, mi inorgoglisce”, sottolinea il musicista. Anche la rivista specializzata “Musica” ha assegnato 4 stelle al disco, prodotto dalla casa editrice Da Vinci, pubblicato nel maggio scorso, al cui interno sono presenti brani scritti da diversi compositori appositamente per Saredi (oltre Bortolato, Angelo Sormani, Nunzio Ortolano, Danilo Zaffaroni, Pietro Viviani). “Il clarinetto basso, di cui occupo il posto nell’orchestra sinfonica di Milano “La Verdi”, non ha la visibilità solistica di un violino, piuttosto che di un flauto traverso. Non esiste una produzione così alta e variopinta di CD per il mio strumento. Questo fatto mi ha convinto a intraprendere l’avventura -spiega- assieme all’amicizia con i compositori e al contributo elargito dal comune di Maccagno con Pino e Veddasca. Il titolo in inglese significa “sopra le nuvole”: considerare il mio strumento a una simile altezza mi ha stimolato”. Al suo interno l’atmosfera della Val Veddasca viene resa col solo clarinetto basso. “Esperienza ardua da rendere musicalmente -spiega Saredi- ma il compositore è riuscito in modo eccezionale. All’inizio fa intendere il ritmo dei passi, due persone che dialogano in modo serrato, la salita verso la montagna, il panorama (note lunghe), la discesa (musica descrittiva)”. Fino all’età di 13 anni ho vissuto ad Armio, dove c’era per noi ragazzi, l’oratorio e la banda musicale. Il clarinetto l’ho conosciuto proprio in quel contesto”. Ora insegna al Conservatorio della Svizzera italiana a Lugano. “Esperienza che mi sprona a cercare sempre materiale, come continuazione del mio lavoro in orchestra”. E’ stata un’esperienza coinvolgente la creazione del CD, registrato nell’auditorium Cariplo di Milano e a Mendrisio, in una sala dove è conservato un pianoforte donato da Arturo Benedetti Michelangeli all’associazione che lo detiene. Chi ha avuto l’onore di suonarlo per l’occasione è stata la moglie, Stefania Orselli, concertista e insegnante con la quale vive in quell’oasi di tranquillità che è Arcisate. Interessanti nel Cd le diverse formazioni cameristiche in cui il clarinetto basso è assemblato: con il pianoforte, con un quintetto d’archi, la fisarmonica, le marimbas, la chitarra. “Ho voluto evidenziare la capacità del mio strumento di fondersi con altri -spiega- Il clarinetto basso, grazie al proprio suono, è come se rappresentasse un personaggio e i suoi stati d’animo. Ad esempio, nella “Romanza” di Nunzio Ortolano racconta la storia di un tenore anziano, un brano molto lirico, melodioso. In “Bonzelgast”, per clarinetto e marimbe, c’è un accostamento favoloso di timbri che Bortolato ha creato per raccontare la storia di una strega medievale, in un mondo elfico ed è scaturita una musica paragonata a quella dei cartoni animati”.
Federica Lucchini