Giovedì scorso, primo settembre, alle ore 18,45 un incidente mortale sulla strada provinciale n. 39 tra Orino e Cocquio Trevisago nel quale ha perso la vita Fabio Savino Testino, 35 anni, cartongessista che lavorava in Svizzera. Mentre una Mercedes, guidata da un uomo di 58 anni, viaggiava in direzione di Orino, su un rettilineo nei pressi di una azienda agricola, il Testino, secondo le dichiarazioni dell’automobilista, sarebbe sbucato dal bosco sulla strada così all’improvviso che non è stato possibile evitarlo. Non erano presenti testimoni. L’autista si è fermato per prestare i primi soccorsi e ha chiamato il 112. Immediato intervento della Cri e dell’elisoccorso di Como. Trasportato all’ospedale del Circolo, da subito le sue condizioni sono apparse gravissime. Il guidatore è risultato negativo all’alcoltest. Testino era una figura così apprezzata dagli amici che la notizia si è diffusa immediatamente e ha prostrato una comunità e soprattutto una famiglia molto unita. Era tornato dalla Svizzera, a Cocquio Sant’Andrea, in via Roma, dove abitano i genitori, Teresa, Aldo, per trascorrere le ferie con loro. Lui, così sempre in movimento, proprio giovedì scorso, prima della tragedia, aveva detto a papà e mamma: “Ho proprio voglia di stare con voi!”. “Ed era felice!” ricorda la cugina Francesca- Non voleva neanche uscire. “Torno per cena”, aveva avvisato”. Sta nell’incredulità degli occhi della ragazza, nella quantità illimitata di messaggi ricevuti da amici sconvolti dalla notizia la chiave per comprendere quanto Fabio sia stato amato. “Sembra impossibile pensare che un uragano simile di vitalità possa essere stato falcidiato da un’auto -continua- Era velocissimo, mai fermo. Una persona positiva, generosa che non riusciva a pensare a qualcosa di negativo. Appena arrivava con la sua allegria riempiva il silenzio”. La cugina si commuove al pensiero della loro infanzia comune, della loro crescita vissuta in una grande famiglia. Molti parenti, infatti, sono in arrivo dalla Puglia, terra natale. Ricorda la tenerezza che aveva nei confronti dei piccoli. “I miei bambini aspettavano solo che arrivasse dalle trasferte perché per loro era il fratellone, un raggio di sole che illuminava tutto -aggiunge la cugina Antonella- Vorrei solo che non fosse vero!”. Il sindaco Danilo Centrella ha rilasciato una dichiarazione: “Sono venuto a conoscenza del grave incidente che ha colpito la nostra comunità che ha portato alla scomparsa di un nostro concittadino. Esprimo le vive condoglianze e la vicinanza dell’amministrazione comunale alla famiglia a nome della comunità. Quello che è successo denota, nonostante le forti misure di sicurezza stradale e viabilistiche, volute da questa amministrazione, la grave pericolosità della viabilità sulle strade provinciali anche all’esterno del paese. Tutti noi siamo consapevoli che l’era moderna porta a una maggiore velocità. Questo non deve mai limitare la libertà e la sicurezza delle altre persone. Proseguiremo, come negli scorsi anni, molto energicamente a tutelare la sicurezza dei nostri concittadini”, conclude.
Federica Lucchini
Predomina il bianco tra i fiori deposti lungo la strada provinciale n. 39, che da Caldana conduce a Orino. Appesi ad un palo, all’imbocco di un sentiero, spiccano due girasoli, mentre verso terra una singola rosa bianca dà la dimensione di una memoria intensa e delicata. Qui, nelle vicinanze Fabio Testino, cartongessista di 35 anni, ha perso la vita giovedì scorso, investito da una auto. Sembra impossibile in questo punto calato in mezzo al verde, mentre le auto passano a intervalli, pensare a una tragedia così grande: a breve sarebbe arrivato a casa per la cena. L’aveva detto ai genitori -mamma Teresa e papà Aldo- che le ferie dal lavoro in Svizzera le avrebbe dedicate a loro. E invece non c’è stato il tempo della condivisione, ma di un dolore così disumano che sa di irrealtà. “Forse quando lo vedremo, dopo l’autopsia, riusciremo a renderci conto di quello che è veramente successo -sottolinea la cugina Francesca- Finora stiamo vivendo come in una altra realtà”. “Non ci credo ancora -spiega l’amica Maira- Per questo non riesco a piangere”. Ma hanno pianto, e molto, le cuginette più grandi, otto anni, quando venerdì sera è stata comunicata loro la notizia: “Fabio è diventato una stella e da lassù vi guarda”. “Le amava alla follia – dice mamma Valentina- Pur nella lontananza era sempre presente con messaggi (“Mi raccomando fate le brave”), con audio, video. Questo legame così forte nasceva dal rapporto di fratellanza che abbiamo avuto fin da piccoli alla scuola materna. Escogitava tutti i modi possibili pur di giocare con noi bambine, impegnate con le Barbie. Non amava stare solo, non faceva parte del suo essere. Per questo ha meritato tutto il bene del mondo”. Valentina si sofferma sulla bravura che il cugino manifestava nella sua attività: “Mostrava con orgoglio i lavori. Ci confrontavamo, essendo io architetto. Anche in questi momenti vivevo il suo entusiasmo contagioso”. In questi ultimi tempi era particolarmente felice di aver contribuito in maniera determinante all’allestimento del negozio da parrucchiera della sorella, Lisa. C’era dunque per tutti, pur lavorando lontano dalla famiglia. La voglia di scherzare era una delle sue caratteristiche: “Era matto, ma di cuore -riprende Maira- Una volta si è presentato sotto il mio balcone con una parrucca arancione, interpretando il personaggio di Mirko della serie “Kiss me Licia”. Ricordo il giorno di un mio compleanno quando nel bar dove lavorava come cameriere si presentò, mentre bevevo l’aperitivo, con una pizza. Sopra c’era una candela accesa. Questo era lui, disposto anche a lavorare come un matto per imbiancarmi la casa”. Intanto si stanno stringendo le file dei cugini -una cinquantina- come spiega la cugina Maria Chiara- Una buona parte giungerà da Altamura per le esequie di cui non si conosce la data, non essendo stata ancora effettuata l’autopsia. E si stringono le fila degli amici: tutti assieme per l’ultimo saluto a una persona che ha lasciato in loro un segno irripetibile.
Federica Lucchini
I fiori deposti lungo la strada provinciale n. 39 dove è stato investito Fabio Savino Testino