ESSERE CRISTIANI E’ UN IMPEGNO PER TUTTI
di felice magnani
Leggere o ascoltare la parola del Santo Padre fa bene a tutti indistintamente. Afferma papa Francesco: “Anche noi preti impegnati nella pastorale dobbiamo farci qualche domanda, non possiamo chiamarci fuori. Dobbiamo tornare sulla strada come Cristo. E non fermarci a fare i ‘padri eterni’ nelle sacrestie oppure nelle segreterie parrocchiali. Torniamo a sposare la povertà. La preferenza più grande di Cristo è la povertà, perché solo sposando la povertà si diventa cristiani. Non c’è scelta. Altrimenti diventiamo solo sacerdoti del tempio”.
Non è quindi necessario essere dei perfetti cultori della scienza o della teologia, dei provetti interpreti del pensiero profondo, dei coltivatori di santità o intellettuali al servizio del padrone di turno, quella del papa è una parola che illumina, che sfugge a rituali invasivi, che si solleva oltre i polveroni della natura umana, per accendere una luce.
Di luce oggi ne abbiamo bisogno tutti. In tempi di pandemia e di guerre, quando la vita si lega a un filo e diventa quasi impossibile condurre una esistenza normale, ci si affida con maggior cura a varie forme di rivisitazione interiore, è più facile domandarsi il perché. Perché al mondo c’è così tanta cattiveria? Perché c’è così tanta povertà? Perché i giovani che dovrebbero esultare di gioia ricorrono a vari espedienti per negare la bellezza della vita umana? Perché l’educazione è quasi scomparsa dalle nostre case e dalle nostre piazze e si fa così tanta fatica ad andarla a riprendere? Perché è diventato così difficile dialogare, comprendersi, capirsi, obbedire, comunicare, aprirsi a un confronto aperto e solidale? Perché gli uomini non sanno più parlare senza urlare, non sanno ascoltare la voce del cuore e ascoltare i problemi del prossimo per cercare di curarli o quantomeno di alleviarli? Perché la televisione invece di educare, attiva varie forme di prevaricazione, trasgressione e di saccente presunzione? Perché i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri? Cosa significa essere cristiani oggi, in una società abbandonata il più delle volte al proprio destino, anche da chi dovrebbe essere in prima linea a sostenere i bisogni e le necessità degli esseri umani? I perché sono tanti e molti rimangono senza risposta, gli esseri umani si dimenticano troppo spesso di essere umani e che la verità la si può trovare senza andare troppo lontano, magari gettando un’occhiata dentro di noi, nelle cose che facciamo, in quelle che diciamo. Forse ha proprio ragione il papa, è arrivato il tempo di interrogarci, di mettere bene a fuoco la nostra interiorità, di capire bene fino in fondo per quale ragione abbiamo ricevuto in dono un bene così grande e così bello come la vita.