Ieri (oggi 22 ottobre) i giacconi pesanti e le coperte via via si ammucchiavano in un locale adiacente il nuovo spazio ricavato all’interno dell’istituto delle suore della Riparazione di via Bernardino Luini per rendere più fruibile il flusso di coloro che utilizzano la mensa gratuita. L’iniziativa “Porte Aperte”, voluta come ringraziamento per la carità silenziosa dei varesini e nel contempo per incrementare le finanze di un bisogno sempre in aumento, ha visto un flusso costante di presenze discrete. Giornata serena, fatta di sorrisi, di altruismo, di convivialità: assieme alla castagnata, l’esibizione gratuita del coro A.N.A. Campo dei Fiori diretto da Aurelio Baioni ha allietato il momento. Un andirivieni di varesini che arrivavano con le borse piene, un incontro tra i volontari e chi desiderava con la sua presenza manifestare la vicinanza alle religiose e a coloro che mettono a disposizione tempo per contribuire alle richieste d’aiuto. “I lavori sono a buon punto”, ha spiegato la superiora madre Roberta, mentre ha mostrato lo spazio ricavato sia all’esterno sia all’interno dell’edificio nell’ex palestra. La carità silenziosa dei varesini (“Sono meravigliosi nei loro atteggiamenti commoventi”, spiega) ha fatto sì che presto saranno ultimate anche le rifiniture. Il 3 dicembre prossimo ci sarà l’inaugurazione ufficiale della nuova area con l’estrazione dei biglietti della lotteria, panettone e vin brulé e l’esibizione gratuita del coro gospel “Sole voci”. In quell’occasione si raccoglieranno giocattoli che Babbo Natale distribuirà il 17 dicembre ai piccoli ospiti. “Tutta la nostra attività – ha continuato suor Roberta – è possibile grazie agli oltre cento volontari che, a turno di 10-12 presenze ogni giorno, ad eccezione della domenica, assemblano i sacchetti, distribuiscono il cibo, senza dimenticare le due suore e una volontaria che la mattina lavano la verdura, la preparano, controllano le scadenze, dividono i contenitori. Infaticabili. E non si possono dimenticare i supermercati, i privati che arrivano e donano senza far conoscere il loro nome. Così la fila dei bisognosi che comincia alle ore 18,30, in attesa che apriamo i cancelli alle ore 19, trova tutto pronto”. I 300 pasti distribuiti quotidianamente, diventano più abbondanti il sabato, in previsione della domenica dove l’attività dell’istituto è a riposo. “Incontrare Gesù nel prossimo” è la motivazioni che ha spinto Alessandro, da cinque anni volontario, per Franco “incontrare il cuore delle persone”. “E’ una esperienza arricchente. Si porta a casa di più di quello che si dà”, sottolinea Maria Rosa, mentre la decana Antonia (dal 2004 presta la sua opera) ricorda come inizialmente si distribuivano 32 sacchetti con due panini e si cuoceva 5 kg e mezzo di pasta al giorno. “C’è il bisognoso riconoscente, c’è chi pretende – spiega Laura – ma, come ci dice suor Roberta, noi non dobbiamo giudicare”.
Federica Lucchini