“Ogni volta mi stupisco di vivere una tale bellezza: quella di non sentirmi mai sola nella condizioni così difficili della mia rara patologia”. E’ tornata a casa Deborah Iori, la mamma che per sopravvivere necessita di cure somministrate in una unica clinica al mondo, l’Environmental Health Center di Dallas. Dopo sei settimane di ricovero, è rientrata con un volo sanitario predisposto, grazie al finanziamento dell’ATS Insubria di Varese. “Le mie condizioni di salute si sono finalmente stabilizzate -spiega- Dopo il ricovero, avvenuto il 21 gennaio scorso, ho ricevuto le cure cliniche necessarie. Ho potuto inoltre acquistare tutta la terapia salvavita quotidiana, reperibile solo negli USA, prescritta fino al prossimo ricovero già programmato”. Chiederle particolari della sua esperienza oltreoceano significa aprire una pagina ricca di professionalità e di tanta umanità: “Mi sono sempre sentita a casa nella clinica. Nel momento in cui sono arrivata i medici e le loro équipe sono intervenuti subito, talmente conoscono il mio corpo e il mio modo di reagire. Il tutto, come nelle precedenti esperienze, è avvenuto nella massima serenità. Con Elena, l’infermiera di riferimento, si è instaurato un rapporto di grande empatia. Sono una persona speciale, mi spiegano i sanitari: a parità di casi, ci sono solo io così. La mia è una forma unica all’interno della stessa patologia. Mi dicono che sono un miracolo vivente. Il mio ringraziamento nel senso più profondo del termine va anche a tutti coloro che, con grande senso di squadra, mi hanno permesso in Italia di vivere questa esperienza salvifica, tra cui il Policlinico di Milano, Reparto di Immunologia Clinica, centro regionale di riferimento per la mia rara patologia, Alessandra Locatelli, assessore alle politiche sociali della Regione, la Giunta regionale, le istituzioni locali. Un grande lavoro il loro -continua- per organizzare un #voloperDeborah, in questo momento di pandemia mondiale! Nel mio appello di gennaio io e la mia famiglia avevamo lanciato una campagna che è ancora in corso per raccogliere fondi al fine di poter estinguere i debiti accumulati negli ultimi anni”, termina. Per informazioni rivolgersi sul crowdfunding (matteo marchesi@outlook.com). Tanti hanno risposto all’appello con grande solidarietà, vicinanza e messaggi di grande incoraggiamento.
Federica Lucchini