Il progetto di collegamento del lago di Varese con la Valcuvia e il lago Maggiore tramite piste ciclopedonali continua: è stato aperto il cantiere per la realizzazione della tratta Besozzo-Caravate, in territorio di Cocquio. Dopo il percorso che dalla località Cascina Laghetti raggiunge l’area ex cartiera e il centro di Besozzo realizzato nel 2021, questa nuova tratta prevede il ritorno in Cocquio dalla località Beverina, vicino all’ex pellicceria di Besozzo, per raggiungere l’area commerciale di Medù al confine con Gemonio, passando a valle della frazione Torre. Lo sviluppo è di 1750m totalmente immersi nel verde con lo sguardo che spazia sui monti della Valcuvia e il Campo dei Fiori a nord, le colline di San Clemente e Cardana, che dividono dal lago Maggiore, costeggiando il corso della Morbia, il fiume più corto della Lombardia che poi sfocia nel fiume Bardello, in zona Madree a Besozzo. Nella fase di progettazione si è rispettato il progetto del Piano di Governo del Territorio, cercando di bonificare tratturi già esistenti e di costeggiare il corso d’acqua, in modo di non spezzare boschi e praterie e rispettare il più possibile il lavoro delle aziende agricole che lavorano i campi. Un progetto partito dalla Comunità Montana una decina di anni fa, ma spinto dall’amministrazione cocquiese che ha lavorato in sinergia con la Provincia e il progettista per rendere più brevi possibile la fase di progettazione e le operazioni burocratiche. “Un’opera che reputo molto importante per il nostro territorio-spiega Davide Passeri, consigliere delegato allo Sport e al Tempo Libero- perché Cocquio è attraversata da due strade provinciali e una statale, arterie molto pericolose. Con quest’opera si garantirebbe una via di comunicazione sicura per chi vuole spostarsi a piedi e in bicicletta, ma anche per chi questo territorio lo attraversa in modalità turistica: ci si muove nel verde, ma con collegamento ai borghi abitati”. Entro la fine dell’estate, l’opera sarà completata.
Federica Lucchini